Pagina:Ariosto-Op.minori.2-(1857).djvu/483

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atto quarto. — sc. i. 473

Che ve ne par?
Eurialo.                           Est generis promiscui:1
Esser può bene e mal.
Bonifacio.                                        Non ci è pericolo.
Voi verso me farete i convenevoli
Di figliuol verso il padre: darà Accursio
Alla fizion2 ajuto. Onoraremoli
Non meno in questa casa, che se fossino
In casa vostra.
Eurialo.                         Il veder messer Claudio
Non piacerà al dottor.
Bonifacio.                                     Starassi Claudio3
Occulto in tanto: poi, come succedere
Si vedranno le cose, fia in arbitrio
Nostro pigliar nuovo partito, o metterlo
Da parte. Abbiamo comoda ed orrevole
La casa; ed assai ben sono le camere
Apparate. Condur mi basta l’animo
La cosa in guisa, che senza pericolo
Saper dipoi la potrà messer Lazzaro,
E sarà a’ desir nostri favorevole;
Chè, com’io intendo, è gentil e piacevole:
E spero tra quest’altro e lui concludere
In modo ancora, che prima che partano
Di casa mia, farò un suocero e un genero.
Eurialo.Io non so che mi dica: pônno occorrere
Molti disturbi che ’l disegno guastino.
Bonifacio.E che volete che occorra? Proveggasi
Ch’or non vi venga la rovina a opprimere.
Non vedete voi come vi4 si approssima?
Eurialo.Io la veggo, pur troppo; e non essendoci
Miglior partito, è forza a questo apprendermi;
E sia come si voglia, o forte o debole.
Bonifacio.Gli è forte più che marmo: riposative
Pur sopra lui. Ma mi parría a proposito,

  1. In questa lezione concordano i due manoscritti e la stampa del Barotti. Nelle altre però, anche più antiche e migliori, fu intromessa la variante, per più segni illegittima: Quest’il (o Questo, il) mio Bonifacio.
  2. Così («fittion») nei manoscritti. Le stampe: finzione.
  3. L’autografo: «Starà M. (messer) Claudio.» E la stampa del Grifio, coll’M superfetanea: Starassi.
  4. Ediz. Grif.: ne.

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