Pagina:Ariosto - Orlando furioso, secondo la stampa del 1532, Roma 1913.djvu/52

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18 ORLANDO FVRIOSO


 [20]
Signor non voglio che vi paia ſtrano
     Se Rinaldo horſi toſto il deſtrier piglia;
     Che gia più giorni ha ſeguitato in vano
     Ne gli ha poſſuto mai toccar la briglia,
     Fece il deſtrier ch’hauea intelletto humāo
     Non per vizio ſeguirſi tante miglia:
     Ma per guidar doue la donna giua
     Il ſuo Signor: da chi bramar l’udiua.

 [21]
Quando ella ſi fuggi dal padiglione
     Lavide: & appoſtolla il buon deſtriero:
     Che ſi trouaua hauer voto l’arcione,
     Perho che n’era ſceſo il Caualliero
     Per combatter di par con vn barone
     Che men di lui non era in arme fiero.
     Poi ne ſeguito l’orme di lontano
     Bramoſo porla al ſuo Signore in mano.

 [22]
Bramoſo di ritrarlo oue foſſe ella
     Per la gran ſelua inanzi ſe gli meſſe,
     Ne lo volea laſciar montare in ſella
     Perche ad altro camin non lo volgeſſe,
     Per lui trouo Rinaldo la donzella
     Vna e due volte: e mai non gli ſucceſſe,
     Che fu da Ferau prima impedito
     Poi dal Circaſſo: come hauete vdito.

 [23]
Hora al demonio: cħ moſtro a Rinaldo
     De la donzella li falſi veſtigi:
     Credette Baiardo ancho: e ſtette ſaldo
     E manſueto a i ſoliti ſeruigi,
     Rinaldo il caccia d’ira & d’amor caldo
     A tutta briglia: e ſempre in ver parigi,
     E vola tanto col diſio: che lento
     Nō ch’un deſtrier: ma gli parrebbe il vento.

 [24]
La notte a pena di ſeguir rimane
     Per affrontarſi col Signor d’Anglante,
     Tanto ha creduto alle parole vane
     Del meſſagger del cauto Negromante,
     Non ceſſa caualcar ſera e dimane
     Che ſi vede apparir la terra auante
     Doue Re carlo rotto e mal condutto
     Con le reliquie ſue s’era ridutto

 [25]
Et perche dal Re d’Africa battaglia
     Ed aſſedio v’aſpetta, vſa gran cura
     A raccor buona gente e vettouaglia
     Far cauamenti, e riparar le mura
     Cio ch’a difeſa ſpera che gli vaglia
     Senza gran diferir tutto procura
     Penſa mandare in Inghilterra, e trarne
     Gente onde poſſa vn nouo campo farne

 [26]
Che vuole vſcir di nuouo alla cāpagna
     Et ritentar la ſorte de la guerra
     Spaccia Rinaldo ſubito in Bretagna
     (Bretagna che fu poi detta Inghilterra)
     Ben de l’andata il Paladin ſi lagna,
     Non ch’habbia coſi in odio quella terra,
     Ma pche Carlo il manda allhora allhora
     Ne pur lo laſcia vn giorno far dimora

 [27]
Rinaldo mai di cio non fece meno
     Volentier coſa, poi che fu diſtolto
     Di gir cercando il bel viſo ſereno
     Che glihauea il cor di mezo il petto tolto
     Ma per vbidir Carlo, nondimeno
     A quella via ſi fu ſubito volto
     Et a Caleſſe in poche ore trouoſſi
     Et giunto il di medeſimo imbarcoſſi