[28]
Contra la volunta d’ogni nocchiero
Pel gran deſir che di tornare hauea
Entro nel mar ch’era turbato e fiero
E gran procella minacciar parea
Il vento ſi ſdegno, che da l’altiero
Sprezzar ſi vide, e con tempeſta rea
Solleuo il mar intorno, e con tal rabbia
Che gli mādo a bagnar fino alla gabbia.
[29]
Calano toſto i marinari accorti
Le maggior vele, e penſano dar volta
E ritornar ne li medeſmi porti
Dōde in mal pūto haueā la naue ſciolta
Nō cōuien (dice il vēto) ch’io comporti
Tanta licenza che v’hauete tolta
E ſoffia e grida e naufragio minaccia
S’altroue van che doue egli li caccia
[30]
Hor a poppa hor all’orza hān’il crudele
Che mai nō ceſſa e viē più ognhor creſcēdo
Eſſi di qua di la con hvmil vele
Vanſi aggirando, e l’alto mar ſcorrendo.
Ma perche varie fila a varie tele
Vopo mi ſon, che tutte ordire intendo
Laſcio Rinaldo e l’agitata prua
E torno a dir di Bradamante ſua
[31]
Io parlo di quella inclyta donzella
Per cui Re Sacripante in terra giacque
Che di queſto Signor degna ſorella
Del duca Amone e di Beatrice nacque.
La grā poſſanza e il molto ardir di q̄lla
Nō meno a Carlo e a tutta Francia piacque
Che più d’un paragon ne vide ſaldo
Che ’l lodato valor del buon Rinaldo
[32]
La donna amata fu da vn caualliero
Che d’Africa paſſo col Re Agramante
Che partori del ſeme di Ruggiero
La diſperata figlia d’Agolante
E coſtei che ne d’Orſo ne di fiero
Leone vſci, non ſdegno tal amante
Ben che conceſſo fuor’che vederſi vna
Volta, e parlarſi non ha lor’fortuna
[33]
Quindi cercando Bradamante gia
L’amante ſuo: c’hauea nome dal padre
Coſi ſicura ſenza compagnia
Come haueſſe ī ſua guardia mille ſquadre
E fatto c’hebbe al Re di Circaſſia
Battere il volto de l’antiqua madre
Trauerſo vn boſco, e dopo il boſco vn mōte
Tāto cħ giūſe ad vna bella fonte
[34]
La fonte diſcorrea per mezo vn prato
D’arbori antiqui e di bell’ombre adorno
Ch’i viandanti col mormorio grato
A ber inuita, e a far ſeco ſoggiorno:
Vn culto monticel dal manco lato
Le difende il calor del mezo giorno
Quiui come i begliocchi prima torſe
D’un cauallier la giouane ſ’accorſe
[35]
D’un cauallier ch’allōbra d’ū boſchetto
Nel margin verde: e biāco: e roſſo: e giallo
Sedea penſoſo tacito e ſoletto
Sopra quel chiaro e liquido chriſtallo
Lo ſcudo non lontan pende e l’elmetto
Dal faggio, oue legato era il cauallo
Ed hauea gli occhi molli e ’l viſo baſſo
E ſi moſtraua addolorato e laſſo