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Strepito aſcolta e ſpauenteuol ſuono
D’arme percoſſe inſieme, onde s’affretta
Tra piata e piata, e truoua dui che ſono
A grá battaglia, in poca piazza e ſtretta,
No s’ hanno alcun riguardo, ne perdono
Per far (non ſo di che) dura vendetta,
l’uno e gigante alla ſembianza fiero,
Ardito l’altro e ſranco Caualliero.
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E queſto con lo ſcudo e con la ſpada,
Di qua di la ſaltando ſi difende,
Perche la mazza fopra non gli cada,
Co che il Gigate a due ma ſemp oſſede,
Giace morto il cauallo in ſu la ſtrada:
Ruggier ſi ferma e alla battaglia attede,
E torto inchina V animo, e diſia
Che vincitore il cauallier ne ſia.
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No che per queſto gli dia alcuno aiuto,
Ma ſi tira da parte, e ſta a vedere:
Ecco col baſton graue il piú membruto
Sopra l’elmo a due man del minor fere,
De la percoſſa e il cauallier caduto:
L’altro che ’l vide attonito giacere:
Per dargli morte l’elmo gli difiaccia,
E fa ſi che Ruggier lo vede in faccia.
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Vede Ruggier de la ſua dolce e bella
E cariſſima donna Bradamante
Scoperto il viſo, e lei vede eſſer quella,
A cui dar morte vuol l’empio Gigante,
Si che a battaglia ſubito l’appella:
E con la ſpada nuda ſi fa inante:
Ma quel che nuoua pugna non attende
La donna tramortita in braccio prende.
[20]
Et ſé P arreca in ſpalla, e via la porta
Come Lupo tal’hor piccolo agnello:
O l’Aquila portar ne l’ugna torta
Suole o Colobo, o ſimile altro augello:
Vede Ruggier quato il ſuo aiuto Sporta
E vien correndo a piú poter, ma quello
Con tanta fretta i lunghi paſſi mena
Ch co gliocchi Ruggier lo ſegue apea.
[21]
Coli correndo l’uno, e ſeguitando
l’altro, p vn fenderò ombroſo e ſoſco,
Che ſempre ſi venia piú dilatando
In vn gra prato vſcir ſuor di quel boſco
No piú di qſto ch’io ritorno a Orlando:
Che’l ſulgur ch porto giá il Re Cimoſco
Hauea gittato in mar nel maggior ſodo
Accio mai piú non ſi trouaſſe al mondo.
[22]
Ma poco ci giouo che ’l nimico empio
De l’humana natura: ilqual del telo
Fu P inuétor, e’ hebbe da quel P eſempio:
Ch’apre le nubi, e I terra vien dal Cielo:
Con quaſi non minor di quello ſcempio
Che ci die, quado Eua Igáno col melo:
Lo fece ritrouar da vn Negromante
Al tempo de noſtri Aui, o poco inante.
[23]
La machina inſernal di piú di cento
Paſſi d’acqua, oue ſte aſcoſa molt’anni
Al ſommo tratta per incantamento,
Prima portata ſu tra gli Alamanni,
Liquali vno, & vn’ altro eſperimento
Facendone, e il Demonio a noſtri danni
Affutigliando lor via piú la mente,
Ne ritrouaro l’ufo ſinalmente.