Pagina:Ariosto - Orlando furioso, secondo la stampa del 1532, Roma 1913.djvu/18

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xvi prefazione

Chi ponga a confronto i due esemplari s’avvede tosto che nell’esemplare A la stanza 18 del canto primo, la prima che s’incontri discorde dall’esemplare B, è pur la prima stanza della carta A 4, e l’ultima stanza discorde in A, cioè la 14 del canto secondo, è pur l’ultima stanza della carta A 7, sicché tutte queste varianti sono esattamente contenute in otto pagine intiere, ciascuna di due colonne di scrittura. Cosí l’ottava 17 del canto primo in A concorda con perfetta uguaglianza con l’ottava corrispondente in B, come pure l’ottava 15 del canto secondo in A concorda parimente con l’ottava corrispondente in B, e tale concordia continua quasi perfetta in tutto il resto del poema.

Inoltre le varianti del tipo B denotano quasi sempre un miglioramento di locuzione, di sintassi e di logica sulla lezione A, chiariscono o esprimono con piū efficacia il pensiero, son piū conformi alla pronunzia toscana evitando le forme dialettali emiliane. Valga qualche esempio. Di fronte a pruovi, avien, s’avolse, rivera, Feraū, scolorosse, nomosse, nove, líeva, avicina, allegerir, habia, abbatuto, avampato, dui, che si leggono nell’esemplare A, troviamo provi, avvten, s’avvolse, riviera, Ferraū, scolorossi, nomossi, nuove, leva, avvicina, alleggierir, habbi, abbattuto, avvampato, duo nell’esemplare B.

Osservando poi le varianti dell’esemplare A, si nota che molte riproducono la lezione della stampa 1516 e altre quella del 1521, mentre alcune differiscono dalle lezioni dell’una e dell’altra edizione del poema. Anche è da rilevare che l’ortografia e la punteggiatura in B è accurata e completa, con frequenza di due punti tra una proposizione e l’altra o tra membri dello stesso periodo, mentre in A la punteggiatura è trascurata per molte omissioni, come principalmente per quella del punto fermo in fin di periodo e di stanza.’ Ciò deve intendersi quasi soltanto per le ottave che hanno le varianti, perché nel resto dei canti i due esemplari mantengono l’identica punteggiatura.

Sicché le varianti in questo breve tratto del poema tra il primo e il secondo canto risultano di varia specie, ortografiche in maggior numero, e piū raramente morfologiche e di sintassi.

In conclusione, poiché i due esemplari e specialmente per la punteggiatura e l’ortografia concordano in tutto il resto, non si può con-