Pagina:Ariosto - Orlando furioso, secondo la stampa del 1532, Roma 1913.djvu/17

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prefazione xv

emigrata appunto da Valenza di Francia in Ferrara per esercitarvi V arte tipografica, e fu figlio di Lorenzo di Antonio e di Lucrezia Petrosini. Suo padre fin dal 1485 era nella cittā dei duchi tipografo e cartolaio, e vi moriva nel 1499; ma Francesco, allora ancor giovane, non incominciò ad esercitare l’arte che nel 1521 e continuò a tener la sua officina nel piano terreno del palazzo ducale fino al 1573. Dopo quell’anno non abbiamo di lui alcuna notizia, e però non è improbabile che abbia cessato di vivere fuori di Ferrara1. Ad ogni modo, nel 1532, quando Ludovico gli affidava ad imprimere l’Orlando, egli era in grande stima presso il duca, e, quantunque ancor non troppo esperto, si giovava del credito e del buon nome lasciato nell’arte dal padre suo. Ma Ludovico non fu pago alla perizia del tipografo; perché con zelo assiduo rivide le prove di stampa e non permise s’imprimesse pagina senza ch’egli 1* avesse corretta. Ciò non impedí tuttavia che qualche errore non sfuggisse pur alla sua diligenza, onde anche di questa ristampa fu poco soddisfatto. (ili esemplari dell’edizione del 1532 che ci son pervenuti, tra i quali ricordiamo quelli delle librerie private del Grenville e lord Charlemont, della biblioteca Melzi ora del marchese Lupo di Soragna, delle biblioteche di Vicenza, di Ferrara, di Bologna e Barberini di Roma, furono divisi, come ho giā avvertito, in due gruppi, e quelli del primo gruppo, che fu chiamato tipo A, ci offrono notevoli varianti da quelli del secondo gruppo, che fu chiamato tipo B2. A chiarire tale diversitā di lezioni fu supposto dal Morali e dal Cappelli3 che, durante la stampa, a quando a quando l’autore facesse interrompere la tiratura dei fogli per introdurvi miglioramenti. Ma un attento esame de’ due testi ci fa ricercare altrove la causa principale delle varianti.

  1. L. N. Cittadella, La stampa in Ferrara, Torino, Bocca, 1873, pag. 25.
  2. Melzi, Bibliografia dei romanzi e poemi cavallereschi, seconda edizione, Milano, A. Tosi, 1838, pag. 100 e segg.; G. Lisio, Noie ariostesche. La prima e l’ultima ispirazione dell’Orlando Furioso, paga:- 24-28; estr. dagli Alti del Congresso internazionale di Scienze storiche, voi. IV, Roma, 1903.
  3. Orlando Furioso di L. Ariosto per cura di C. Morali, Milano, Pirotta, 1818; A. Cappelli, Lettere di L. Ariosto, cap. CXV, prefazione.