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Adolfo, oue le donne e i cauallieri
Laſciato hauea, torno col capo in mano,
Che tutti hauea di morte i ſegni veri
E moſtro il tronco, oue giacea lontano,
Non ſo ben ſé lo vider volentieri
Anchor ch gli moſtraffer viſo humano.
Che la intercetta lor vittoria, ſorſè
D’ inuidia ai duo germani il petto morſe.
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Ne che tal ſin quella battaglia haueffe
Credo piú foſſe alle due Donne grato
Queſte, perche piú in lungo ſi traheſſe
De duo ſratelli il doloroſo fato
Ch’iFracia par ch’i breue eſſer doueſſe,
Con loro Horrilo hauea qui azzuffato,
Con ſpeme di tenerli tanto a bada
Che la triſta inſluentia ſé ne vada.
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Toſto che’l Caſtellan di Damiata
Certificoſſi ch’era morto Horrilo
La columba laſcio e’ hauea legata
Sotto l’ala la lettera col ſilo,
Quella andò al Chairo, & idi ſu laſciata
Vn’ altra altroue, come quiui e (itilo:
Si che in pochiſſime hore andò l’auifo
Per tutto Egytto ch’era Horrilo vcciſo.
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Il Duca come al ſin traſſe l’imprefa
Conforto molto i nobili Garzoni:
Bè che da ſé v’hauean la voglia inteſa
Ne biſognauan ſtimuli ne ſproni,
Che per difender de la ſanta Chieſa
E del Romano Imperio le ragioni
Laſciaffer le battaglie d’Oriente
E cercaſſino honor ne la lor gente.
[92]
Coſi Griphone & Aquilante tolſe
Ciaſcuno da la ſu a Donna licentia.
Le quali achor ch lor n’ ecrebbe e dolſe,
Non vi ſeppon perho far refiſtentia:
Con elſi Aſtolfo a man deſtra ſi volſe
Che ſi deliberar far riuerentia
A i fanti luoghi, oue Dio in carne viſſe
Prima che verſo Francia ſi veniſſe.
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Potuto hauriá pigliar la via mancina
Ch’ era piú diletteuole e piú piana,
E mai non ſi feoſtar da la marina
Ma per la deſtra adaro horrida e ſtrana:
Perche l’alta citta di Paleſtina
Per queſta, fei giornate, e men lontana:
Acqua ſi truoua, & herba in queſta via
Di tutti glialtri ben v’ e careſtia.
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Si che prima ch’entraſſero in viaggio
Ciò che lor biſogno fecion raccorre,
E carcar fu’l Gigante il carriaggio
C’hauria portato i collo ancho vna torre
Al ſinir del camino aſpro e ſeluaggio
Da l’alto monte alla lor viſta occorre
La ſanta terra, oue il ſuperno Amore
Lauo col pprio ſangue il noſtro errore.
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Trouano in ſu l’entrar de la cittade
Vn giouene gentil lor conoſcente,
Sanſonetto da Meca, oltre l’etade
(Ch’era nel primo fior) molto prudète,
D’alta caualleria d’alta bontade
Famoſo, e riuerito ſra la gente:
Orlando lo conuerſe a noſtra fede
Et di ſua man batteſmo ancho gli diede.