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Re Norandin con la ſua corte armata
Vedendo tutto’l populo ſuggire,
Venne alla porta in battaglia ordinata,
E quella fece alla ſua giunta aprire,
Griphone in tanto hauèdo giá cacciata
Da ſé la turba ſciocca e ſenza ardire:
La ſprezzata armatura in ſua difeſa
(Qual la ſi foſſe hauea di nuouo preſa,
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E preſſo a vn tempio ben murato e ſorte
Che circondato era d’un’ alta ſoſſa
In capo vn ponticel ſi fece ſorte,
Perche chiuderlo í mezo alcú no poſſa,
Ecco gridando e minacciando ſorte
Fuor d la porta eſce vna ſquadra groſſa
L’animofo Griphon non muta loco
E fa ſembiante che ne tema poco.
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E poi ch’auicinar queſto drappello
Si vide, andò a trouarlo in ſu la ſtrada
E molta ſtrage fattane e macello
(Ch menaua a due ma tempre la ſpada)
Ricorſo hauea allo ſtretto ponticello,
E quindi li tenea non troppo abada,
Di nuouo vſciua e di nuouo tornaua
E tempre horribil ſegno vi laſciaua.
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Quando di dritto e quando di riuerſo
Getta hor pedoni hor cauallieri i terra:
Il popul contra lui tutto conuerſo
Piú e piú tempre inaſpera la guerra:
Teme Griphone al líti reſtar ſommerſo
Si creſce il mar ch d’ognintorno il ferra,
E ne la ſpalla, e ne la coſcia manca
E giá ferito, e pur la lena manca.
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Ma la Virtú ch’ai ſuoi ſpeffo ſoccorre
Gli fa appo Norandin trouar perdono,
Il Re mètre al tumulto in dubbio corre
Vede che morti giá tanti ne ſono:
Vede le piaghe, che di man d’ Hettorre
Pareano vſcite, vn teſtimonio buono
Che dianzi eſſo hauea fatto idegnaméte
Vergogna avn cauallier molto eccellete
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Poi come glie piú preſſo, e vede in ſròte
Quel che la gète a morte gli ha 9dutta
E fattotene auanti horribil monte
Edi quel (angue il ſoſſo e l’acqua brutta
Glie auiſo di veder proprio fu’l ponte
Horatio ſol contra Thoſcana tutta,
E per ſuo honore, e pene gli ne’ncrebbe
Ritraffe i ſuoi, ne gran fatica v’hebbe
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Et alzando la man nuda, e fenz’ arme
Antico ſegno di tregua o di pace,
Diſſe a Griphon, no ſo te no chiamarme
D’hauere il torto, e dir che mi diſpiace,
Ma il mio poco giudicio, e lo inſtigarme
Altrui, cadere in tanto error mi face,
Quel che di fare io mi credea al piú vile
Guerrier del mòdo, ho fatto al piú gètile
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E te bene alla ingiuria, & a qll’onta
C’hoggi fatta ti ſu per ignoranza
L’honor che ti fai qui s’adegua e ſconta
O (per piú vero dir) ſupera e auanza:
La ſatisfattion ci ſera pronta
A tutto mio ſapere e mia poſſanza:
Quando io conoſca di poter far quella
Per oro o per cittadi: o per cartella.