Pagina:Ariosto - Orlando furioso, secondo la stampa del 1532, Roma 1913.djvu/310

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 [43]
E diſſe a quella meſta io ti conſorto
     Che tu vegga di porci entro alle mura.
     Che fe’l giouine anchor no haurá morto
     Piú non l’uccideran ſtanne ſicura,
     Ruggiero hauédo il cor benigno ſcorto
     De la ſua Donna e la pietoſa cura:
     Senti tutto infiammarti di deſire
     Di non laſciare il giouine morire.

 [44]
Et alla Donna a cui da gli occhi cade
     Vn rio di pianto, dice hor che s’ aſpetta?
     Soccorrer qui non lachrymare accade
     Fa ch’oue e qſto tuo pur tu ci metta:
     Di mille lancie trar di mille ſpade
     Tel promettian pur che ci meni in fretta
     Ma ſtudia il pafTo piú ch puoi, che tarda
     Non ſia l’aita, e in tanto il fuoco l’arda.

 [45]
l’alto parlare e la ſiera ſembianza
     Di quella coppia a marauiglia ardita
     Hebbon di tornar ſorza la ſperanza
     Cola dond’era giá tutta ſuggitta,
     Ma perch’ anchor piú che la lontananza
     Temeua il ritrouar la via impedita
     E che faria per queſto indarno preſa
     Staua la Donna in ſé tutta foſpefa.

 [46]
Poi diſſe lor, facendo noi la via
     Che dritta e piana va fin’ a quel loco
     Credo ch’a tempo vi ſi giungerla
     Che no farebbe achora acceſo il fuoco,
     Ma gir conuien per coſi torta e ria.
     Che’l termine d’un giorno faria poco
     A riufeirne, e quando vi faremo
     Che trouiam morto il giouine mi temo.

 [47]
E perche non andian (diſſe Ruggiero)
     Per la piú corta ? e la Donna riſpoſe :
     Perche vn caſtel de conti da Pontiero
     Tra via ſi troua, oue vn coſtume poſe
     Nò ſon tre giorni anchora: iniquo e fiero
     A cauallieri e a donne auenturoſe
     Pinabello il peggior huomo che viua
     Figliuol del conte Anſelmo d’Altariua.

 [48]
Quindi ne cauallier ne donna paſſa
     Che ſé ne vada ſenza ingiuria e danni,
     l’uno e l’altro a pie reſta, ma vi laſſa
     Il guerrier l’arme, e la donzella i panni:
     Miglior cauallier lancia non abbaſſa
     E non abbaſſo in Francia giá molt’anni
     Di quattro che giurato nano al cartello
     La legge mantener di Pinabello.

 [49]
Come l’uſanza (che non e piú antiqua
     Di tre di) comincio, vi vo narrare,
     E ſentirete ſé ſu dritta o obliqua
     Cagion che i cauallier fece giurare,
     Pinabello ha una donna coſi iniqua
     Coſi beſtial ch’al mondo e ſenza pare,
     Ch co lui, no ſo doue, andado vn giorno
     Ritrouo vn cauallier che le ſé ſcorno.

 [50]
Il cauallier perche da lei beffato
     Fu d’ una vecchia che portaua in groppa
     Gioſtro con Pinabel, ch’era dotato
     Di poca ſorza: e di ſuperbia troppa,
     Et abbatello, e lei ſmontar nel prato
     Fece, e prouo s’ andaua dritta o zoppa,
     Laſciolla a piede, e ſé de la gonella
     Di lei veſtir l’antiqua damigella.