Pagina:Ariosto - Orlando furioso, secondo la stampa del 1532, Roma 1913.djvu/341

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Se foſſe ſtata a quell’hoſtel d’Atlante
     Veduto con Gradaſſo andare errando
     L’haurebbe, co Ruggier, co Bradamante
     E con Ferrau prima e con Orlando,
     Ma poi ch caccio Adolfo il Negromáte
     Col ſuon del corno horribile e mirando.
     Brandimarte torno verſo Parigi,
     Ma non ſapea giá queſto Fiordiligi.
 [56]
Come io vi dico fopraggiunta a caſo
     A quei duo amanti Fiordiligi bella
     Conobbe l’arme, e Brigliador rimaſo
     Senza il patrone, e col ſreno alla fella,
     Vide con gliocchi il miſerabil caſo
     E n’ hebbe per vdita anello nouella,
     Che Umilmente il paſtorel narrolle
     Hauer veduto Orlando correr ſolle

 [57]
Quiui Zerbin tutte raguna l’arme
     E ne fa come vii bel tropheo fu’n l’ino
     E volendo vietar che non ſé 1l’arme
     Cauallier paeſan ne peregrino,
     Scriue nel verde ceppo in breue carme
     Armatura d’Orlando Paladino
     Come voleſie dir neſſun la muoua
     Che ſtar no pofifa co Orlando a proua.

 [58]
Finito e’ hebbe la lodeuol opra
     Tornaua a rimontar fu’l ſuo deſtriero,
     Et ecco Mandricardo arriuar fopra
     Ch viſto il Pin di qlle ſpoglie altiero
     Lo priega che la coſa gli diſcuopra:
     E quel gli narra come ha inteſo il vero,
     Allhora il Re pagan lieto non bada
     Che viene al Pino, e ne leua la ſpada.

 [59]
Dicèdo alcun no me ne può riprendere
     Non e pur hoggi.ch’io lho fatta mia,
     Et il poſſeſſo giuſtamente prendere
     Ne poſſo in ogni parte ouuncg ſia,
     Orlando che temea quella difendere
     S’h.i tínto pazzo, e l’ha gittata via,
     Ma quando ſua viltá pur coſi ſcuſi
     Nò debbe far ch’io mia ragion non vii

 [60]
Zerbino a lui gridaua non la torre
     penſa non l’hauer ſenza queſtione,
     Se toglierti coſi l’arme d’ Hettorre
     Tu l’hai di ſurto piú che di ragione,
     Senz’altro dir 1* un fopra l’altro corre
     1 l’animo e di virtú sran paragone,
     Di cento colpi giá rimbomba il ſuono
     Ne bene anchor ne la battaglia ſono.

 [61]
Di preſtezza Zerbin pare vna ſiamma
     A torli ouunqj Durindana cada,
     Di qua di la ſaltar come una damma
     Fa’l ſuo dſtrier, doue e miglior la ſtrada,
     E ben còuien che non ne perda di ama
     Ch’andrá, s’un tratto il coglie qlla ſpada
     A ritrouar gl’innamorati ſpirti
     Ch’empion la ſelua de gli ombroſi myrti

 [61]
Come il veloce can che’l porco aſſalta
     Ch ſuor del gregge errar vegga ne i capi
     Lo va aggirado, e quinci e quindi ſalta,
     Ma qllo attende ch’una volta inciampi,
     Coſi ſé vien la ſpada o bafTa od alta
     Sta mirando Zerbin come ne ſcampi,
     Come la vita, e l’honor fallii a vn tempo
     Tiè ſemp l’occhio, e ſiere, e ſugge a tepo