Pagina:Ariosto - Orlando furioso, secondo la stampa del 1532, Roma 1913.djvu/374

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 [104]
Vn’ altra volta pur per queſto venni
     Teco a battaglia, e nò e gra tépo ancho:
     Ma d’ ucciderti allhora mi contenni
     Perche tu non haueui ſpada al ſianco,
     Queſti fatti faran, quelli fur cenni,
     E mal fará per te quell’augel bianco
     Ch’antiqua inſegna e ſtata di mia gente
     Tu te l’ufurpi: io’l porto giuſtamente.

 [105]
Anzi t’ uſurpi tu l’inſegna mia,
     Riſpoſe Mandricardo, e traſſe il brando,
     Quello, che poco inanzi per ſollia
     Hauea gittato alla foreſta Orlando,
     Il buon Ruggier, che di ſua corteſia
     Nò può non ſempre ricordarti, quando
     Vide il Pagan e’ hauea tratta la ſpada
     Laſcio cader la lancia ne la ſtrada. *

 [106]
E tutto a vn tempo Baliſarda ſtringe,
     La buona ſpada, e me lo ſcudo Sbraccia:
     Ma l’Africano in mezo il deſtrier ſpinge
     E Marphiſa con lui preſta ſi caccia:
     E l’uno queſto, e l’altro quel reſpinge:
     E priegano amendui che non ſi faccia,
     Rodomonte ſi duol che rotto il patto
     Due volte ha Mandricardo che ſu fatto.

 [107]
Prima credendo d’acquiſtar Marphiſa
     Fermato s’era a far piú d’una gioſtra:
     Hor per priuar Ruggier d’ una diuiſa
     Di curar poco il Re Agramate moſtra:
     Se pur (dicea) dei fare a queſta guiſa
     Finian prima tra noi la lite noſtra.
     Conueniente e piú debita assai
     Ch’alcuna di queſt’ altre che preſe hai.

 [108]
Con tal condition ſu ſtabilita
     La triegua, e qſto accordo ch’e ſra nui:
     Come la pugna teco hauro ſinita
     Poi del deſtrier riſpondero a coſtui,
     Tu del tuo ſcudo rimanendo in vita
     La lite haurai da terminar con lui,
     Ma ti darò da far tanto, mi ſpero,
     Che nò n’auanzara troppo a Ruggiero.

 [109]
La parte che ti penſi non n’ haurai
     Riſpoſe Mandricardo a Rodomonte.
     Io te ne darò piú che non vorrai
     E ti faro ſudar dal pie alla ſronte:
     E me ne rimarra per darne assai,
     (Come nò maca mai l’acqua del ſonte)
     Et a Ruggiero, & a milP altri ſeco
     E a tutto il mondo che la voglia meco.

 [110]
Moltiplicauan P ire e le parole
     Quando da qſto, e quado da quel lato:
     Con Rodomóte e co Ruggier la vuole
     Tutto in vn tèpo Mandricardo irato,
     Ruggier ch’oltraggio ſopportar nò ſuole
     No vuol piú accordo azi litigio e piato,
     Marphiſa hor va da qſto hor da ql cato
     Per riparar, ma non può ſola tanto,

 [111]
Come il villan ſé ſuor per V alte ſponde
     Trapela il fiume, e cerca nuoua ſtrada,
     Frettoloſo a vietar che non affbnde
     I verdi paſchi, e la ſperata biada:
     Chiude vna via & vn’ altra, e ſi cófonde
     Che ſé ripara quinci che non cada:
     Quindi vede laſſar gliargini molli
     E ſuor l’acqua ſpicciar con piú rampolli.