Pagina:Ariosto - Orlando furioso, secondo la stampa del 1532, Roma 1913.djvu/386

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 [62]
Se turbarete voi l’ordine in parte
     Io totalmente turbarollo anchora,
     Io non intendo il mio ſcudo laſciarte
     Se contra me non lo combatti hor’ hora
     Se l’Uno e l’altro di voi foſſe Marte
     (Riſpoſe Mandricardo irato allhora)
     Non faria l’un nell’altro atto a vietarme
     La buona ſpada, o quelle nobili arme.

 [63]
E tratto da la cholera, auentoſſe
     Col pugno chiuſo al Re di Sericana:
     E la man deſtra in modo gli percoſſe
     Ch’ abandonar gli fece Durindana,
     Gradaſſo, non credendo ch’egli foſſe
     Di coſi ſolle audacia e coſi inſana,
     Colto improuiſo ſu che ſtaua a bada
     E tolta ſi trouo la buona ſpada.

 [64]
Coſi ſcornato di vergogna e d’ ira
     Nel viſo auampa e par che getti fuoco:
     E piú l’afflige il caſo e lo martira
     Poi che gliaccade in ſi paleſe loco,
     Bramoſo di vendetta ſi ritira
     A trar la ſcimitarra a dietro vn poco,
     Mandricardo in ſé tanto ſi confida
     Che Ruggiero acho alla battaglia sfida.

 [65]
Venite pure inanzi amenduo inſieme
     E vengane pel terzo Rodomonte:
     Africa e Spagna, e tutto l’human ſeme
     Ch’io ſon p ſempre mai volger la ſróte,
     Coſi dicendo quel che nulla teme
     Mena d’ intorno la ſpada d’ Almonte:
     Lo ſcudo imbraccia diſdegnoſo e fiero
     Cotra Gradaſſo e cetra il buó Ruggiero.

 [66]
Laſcia la cura a me (dicea Gradaſſo)
     Ch’ io guariſca coſtui de la pazzia:
     Per dio (dicea Ruggier) non te la laſſo
     Ch’ eſſer conuien queſta battaglia mia:
     Va indietro tu, vauui pur tu, ne paſſo
     Perno tornando, gridan tutta via:
     Et attacoſſi la battaglia in terzo:
     Et era per vſcirne vn ſtrano ſcherzo.

 [67]
Se molti non ſi foſſero interpoſti
     A quel furor, non con troppo conſiglio:
     Ch’a ſpeſe lor quaſi imparar, che coſti
     Voler altri ſaluar con ſuo periglio,
     Ne tutto’l mondo mai gli hauria cOpoſti
     Se non venia col Re d’Hiſpagna il figlio
     Del famoſo Troiano, al cui conſpetto
     Tutti hebbon riuerentia e gran riſpetto.

 [68]
Si ſé Agramante la cagione eſporre
     Di queſta nuoua lite coſi ardente:
     Poi molto affaticoſſi, per diſporre
     Che per quella giornata ſolamente
     A Mandricardo la ſpada d’ Hettorre
     Concedeſſe Gradaſſo humanamente:
     Tanto c’haueſſe ſin l’aſpra conteſa
     C hauea giá incontra a Rodomonte pſa.

 [69]
Metre ſtudia placarli il Re Agramante
     Et hor con qſto, & hor con quel ragiona
     Da l’altro padiglion tra Sacripante
     E Rodomonte, vn’ altra lite ſuona:
     Il Re Circaſſo (come e detto inante)
     Staua di Rodomonte alla perſona:
     Et egli e Ferau gli haueano indotte
     L’arme del ſuo progenitor Nembrotte.