Pagina:Ariosto - Orlando furioso, secondo la stampa del 1532, Roma 1913.djvu/452

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Dietro non gli galoppa ne gli corre
     Ella ch’adagio il ſuo camin diſpenfa,
     E molte coſe tutta via diſcorre
     Che ſon per accadere, e in Comma penſa
     Che qſto ſcudo in Francia ſia per porre
     Diſcordia, e riſſa, e nimicitia immenſa,
     Fra Paladini & altri ſé vuol Carlo
     Chiarir chi ſia il miglior, e a colui darlo.

 [61]
Le preme il cor queſto penſier: ma molto
     Piú le lo pme: e ſtrugge í peggior guiſa,
     Quel e’ hebbe pma di Ruggier, ch tolto
     Il ſuo amor le habbia e dattolo a Marphiſa,
     Ogni ſuo ſenſo in qſto e ſi ſepolto
     Che non mira la ſtrada, ne diuiſa
     Oue arriuar, ne ſé trouera inanzi
     Comodo albergo oue la notte ſtanzi.

 [62]
Come naue, che vento da la riua
     O qualch’ altro accidéte habbia diſciolta
     Va di nochiero e di gouerno priua
     Oue la porti o meni il fiume in volta,
     Coſi V amante giouane veniua
     Tutta a penſare al ſuo Ruggier riuolta
     Oue vuol Rabican, che molte miglia
     Lontano e il cor che de girar la briglia.

 [63]
Leua al ſin gliocchi, e vede il ſol che’l tergo
     Hauea moſtrato alle citta di Bocco,
     E poi s’ era attuffato come il Mergo
     In grembo alla nutrice, oltr’a Marocco,
     E ſé diſegna che la ſraſca albergo
     Le dia ne campi, fa penſier di ſciocco,
     Ch ſoſſia vn veto ſreddo e l’aria grieue
     Pioggia la notte le minaccia o nieue,

 [64]
Con maggior fretta fa mouere il piede
     Al ſuo cauallo, e nò fece via molta
     Che laſciar le capagne a vn paſtor vede
     Che s’ hauea la ſua gregge inanzi tolta,
     La dona lui co molta inſtatia chiede
     Che le’nfegni oue poſſa eſſer raccolta
     ben o mal, che mal ſi non s’alloggia
     Che nò ſia peggio ſtar ſuori alla pioggia

 [65]
Diſſe il paſtore io nò ſo loco alcuno
     Ch’ io vi ſappia inſegnar, ſé non lontano
     Piú di quattro o di fei leghe, ſor ch’uno
     Che ſi chiama la rocca di Triſtano,
     Ma d’alloggiami nò ſuccede a ognuno,
     Perche biſogna con la lancia in mano
     Che ſé l’acquiſti, e che ſé la difenda,
     Il cauallier che d’allogiarui intenda.

 [66]
Se quando arriua vn cauallier ſi troua
     Vota la ſtanza: il caſtellan l’accetta,
     Ma vuol ſé foprauien poi gente nuoua
     Ch’ uſcir ſuori alla gioſtra gli prometta,
     Se nò vien, no accade che ſi moua,
     Se vien, ſorza e che l’arme ſi rimetta,
     E con lui gioſtri, e chi di lor vai meno
     Ceda l’albergo, & eſca al ciel ſereno.

 [67]
Se duo tre qttro, o piú guerrieria u tratto
     Vi giúgon prima, í pace albergo v’hano,
     E chi di poi vien ſolo ha peggior patto:
     Perche ſeco gioſtrar quei piú lo fanno,
     Coſi ſé prima vn ſol ſi fará fatto
     Quiui alloggiar, co lui gioſtrar voranno
     1 duo, tre, quattro, o piú che verrá dopo
     Si ch s’ haura valor gli ſia a gráde vopo.