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Dietro non gli galoppa ne gli corre
Ella ch’adagio il ſuo camin diſpenfa,
E molte coſe tutta via diſcorre
Che ſon per accadere, e in Comma penſa
Che qſto ſcudo in Francia ſia per porre
Diſcordia, e riſſa, e nimicitia immenſa,
Fra Paladini & altri ſé vuol Carlo
Chiarir chi ſia il miglior, e a colui darlo.
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Le preme il cor queſto penſier: ma molto
Piú le lo pme: e ſtrugge í peggior guiſa,
Quel e’ hebbe pma di Ruggier, ch tolto
Il ſuo amor le habbia e dattolo a Marphiſa,
Ogni ſuo ſenſo in qſto e ſi ſepolto
Che non mira la ſtrada, ne diuiſa
Oue arriuar, ne ſé trouera inanzi
Comodo albergo oue la notte ſtanzi.
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Come naue, che vento da la riua
O qualch’ altro accidéte habbia diſciolta
Va di nochiero e di gouerno priua
Oue la porti o meni il fiume in volta,
Coſi V amante giouane veniua
Tutta a penſare al ſuo Ruggier riuolta
Oue vuol Rabican, che molte miglia
Lontano e il cor che de girar la briglia.
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Leua al ſin gliocchi, e vede il ſol che’l tergo
Hauea moſtrato alle citta di Bocco,
E poi s’ era attuffato come il Mergo
In grembo alla nutrice, oltr’a Marocco,
E ſé diſegna che la ſraſca albergo
Le dia ne campi, fa penſier di ſciocco,
Ch ſoſſia vn veto ſreddo e l’aria grieue
Pioggia la notte le minaccia o nieue,
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Con maggior fretta fa mouere il piede
Al ſuo cauallo, e nò fece via molta
Che laſciar le capagne a vn paſtor vede
Che s’ hauea la ſua gregge inanzi tolta,
La dona lui co molta inſtatia chiede
Che le’nfegni oue poſſa eſſer raccolta
ben o mal, che mal ſi non s’alloggia
Che nò ſia peggio ſtar ſuori alla pioggia
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Diſſe il paſtore io nò ſo loco alcuno
Ch’ io vi ſappia inſegnar, ſé non lontano
Piú di quattro o di fei leghe, ſor ch’uno
Che ſi chiama la rocca di Triſtano,
Ma d’alloggiami nò ſuccede a ognuno,
Perche biſogna con la lancia in mano
Che ſé l’acquiſti, e che ſé la difenda,
Il cauallier che d’allogiarui intenda.
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Se quando arriua vn cauallier ſi troua
Vota la ſtanza: il caſtellan l’accetta,
Ma vuol ſé foprauien poi gente nuoua
Ch’ uſcir ſuori alla gioſtra gli prometta,
Se nò vien, no accade che ſi moua,
Se vien, ſorza e che l’arme ſi rimetta,
E con lui gioſtri, e chi di lor vai meno
Ceda l’albergo, & eſca al ciel ſereno.
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Se duo tre qttro, o piú guerrieria u tratto
Vi giúgon prima, í pace albergo v’hano,
E chi di poi vien ſolo ha peggior patto:
Perche ſeco gioſtrar quei piú lo fanno,
Coſi ſé prima vn ſol ſi fará fatto
Quiui alloggiar, co lui gioſtrar voranno
1 duo, tre, quattro, o piú che verrá dopo
Si ch s’ haura valor gli ſia a gráde vopo.