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E che n’andrano a pie pur tutta via
ſia la ſtrada piana: o ſcenda e faglia,
Ne poi che l’anno ancho ſinito ſia
Saran p caualcare o veſtir maglia,
S’altr’ arme altro deſtrier da lor non ſia
Guadagnato per ſorza di battaglia,
Coſi fenz’ arme per punir lor fallo
Eſſi a pie ſé n’andar: glialtri a cauallo.
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Bradamante la ſera ad vn cartello
Ch’ alla via di parigi ſi ritroua
Di Carlo e di Rinaldo ſuo fratello
C’hauean rotto Aggramate vdi la nuoua
Quiui hebbe buona méſa e buono hoſtello
Ma qſto & ogn’ altro agio poco gioua
Che poco magia, e poco dorme, e poco
Non che poſar ma ritrouar può loco.
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Non perho di coſtei voglio dir tanto
Ch’ io non ritorni a quei duo cauallieri
Che d’accordo legato haueano a canto
La ſolitaria ſonte i duo deſtrieri,
La pugna lor, di che vo dirui alquanto,
Non e per acquiſtar terre ne imperi:
Ma perche Durindana il piú gagliardo
Habbia ad hauere: e a caualcar Baiardo.
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Senza che tròba, o ſegno altro accènaſſe
Quado a muouer s’ haueá: ſenza maeſtro
Che lo ſchermo e’l ferir lor ricordaſſe:
E lor pungeſſe il cor d’animofo Eſtro:
L’uno e l’altro d’accordo il ferro traſſe
E ſi venne a trouare agile e deſtro:
1 ſpeſſi e graui colpi a farſi vdire
Incominciaro, & a ſcaldarfi l’ire.
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Due ſpade altre non ſo per proua elette
Ad eſſer ferme e ſolide e ben dure:
Ch’a tre colpi di quei ſi foſſer rette
Ch’ erano ſuor di tutte le miſure,
Ma quelle fur di tempre ſi perfette,
Per tante eſperientie ſi ſicure:
Che ben poteano inſieme riſcontrarfi
Con mille colpi e piú, ſenza ſpezzarfi,
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Hor qua Rinaldo hor la mutado il paſſo
Co gra deſtrezza e molta iduſtria & arte
Fuggia di Durindana il gran ſracaſſo,
Che fa ben come ſpezza il ferro e parte,
Feria maggior percoſſe il Re Gradaſſo,
Ma quaſi tutte al vento erano ſparte,
Se coglieua talhor, coglieua in loco
Oue potea grauare e nuocer poco.
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l’altro con piú ragion ſua ſpada inchina
E fa ſpeffo al Pagan ſtordir le braccia:
E quádo a i ſianchi, e quado oue còfina
La corazza con V elmo, gli la caccia,
Ma troua l’armatura adamantina
Si ch’una maglia nò ne rompe o ſtraccia,
Se dura e ſorte la ritroua tanto
Auuien, perch’ella e fatta per incanto.
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Senza prender ripoſo erano ſtati
Gran pezzo tanto alla battaglia ſiſi
Che volti gliocchi in neſſun mai de lati
Haueano, ſuor che ne i turbati viſi,
Quádo da vn’ altra zuffa diſtornati
E da tanto furor ſuron diuiſi:
Ambi voltare a vn gran ſtrepito il ciglio
E videro Baiardo in gran periglio.