Pagina:Ariosto - Orlando furioso, secondo la stampa del 1532, Roma 1913.djvu/506

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 [76]
Poi che’l fratello al ſin le venne a dire
     Che’l padre d’Agramate, e l’auo, e’l zio,
     Ruggiero a tradigion ſeron morire
     E poſero la moglie a caſo rio,
     Non lo potè piú la ſorella vdire
     Che lo’nterroppe, e diſſè ſratel mio
     (Salua tua gratia) hauuto hai troppo torto
     A non ti vendicar del padre morto.

 [77]
Se in Almonte, e in Troian non ti poteui
     Inſanguinar, ch’erano morti inante,
     De i ſigli vendicar tu ti doueui:
     Perche viuendo tu viue Agramante?
     Queſta e vna macchia che mai nò ti leui
     Dal viſo, poi che dopo oſſeſe tante
     Nò pur poſto non hai queſto Re a morte
     Ma viui al ſoldo ſuo, ne la ſua corte.

 [78]
Io ſo ben voto a Dio ch’adorar voglio
     Chriſto Dio vero ch’adoro mio padre,
     Che di queſta armatura non mi ſpoglio
     Fin ch Ruggier no vedico e mia madre,
     E vo dolermi, e fin’ hora mi doglio
     Di te, ſé piú ti veggo ſra le ſquadre
     Del Re Agramate, o d’ altro ſignor Moro
     Se non col ferro in man per danno loro.

 [79]
O come a quel parlar leua la faccia
     La bella Bradamante, e ne gioiſce,
     E conforta Ruggier che coſi faccia
     Come Marphiſa ſua ben l’ammonifee,
     E venga a Carlo, e conoſcer ſi faccia
     Che tanto honora, lauda, e riueriſce
     Del ſuo pre Ruggier la chiara fama
     Ch’achor guerrier sèza alcu par lo chiama

 [80]
Ruggiero accortamente le riſpofe
     Che da principio queſto far douea,
     Ma per no bene hauer note le coſe
     Come hebbe poi, tardato troppo hauea,
     Hora eſſendo Agramante che gli poſe
     La ſpada al ſianco, farebbe opra rea
     Dandogli morte, e faria traditore
     Che giá tolto l’hauea per ſuo Signore.

 [81]
Ben, come a Bradamante giá .pmeſſe,
     Promettea a lei, di tentare ogni via
     Tanto ch’occafione onde poteſſe
     Leuarſi con ſuo honor naſcer faria,
     E ſé giá fatto non 1* hauea, non deſſe
     La colpa a lui, ma’l Re di Tartaria
     Dal qual ne la battaglia che ſeco hebbe
     Laſciato ſu come ſaper ſi debbe.

 [82]
Et ella ch’ogni di gli venia al letto
     Buon teſtimon quáto alcun’ altro n’era
     Fu fopra queſto assai riſpoſto e detto
     Da l’una e da l’altra inclyta guerriera,
     L’ultima concluſion, l’ultimo effetto
     E che Ruggier ritorni alla bandiera,
     Del ſuo Signor, ſin ch cagion gli accada
     Che giuſtamente a Carlo ſé ne vada.

 [83]
Laſcialo pur andar, dicea Marphiſa
     A Bradamante, e non hauer timore
     Fra pochi giorni io faro bene in guiſa
     Che non gli ſia Agramante piú Signore,
     Coſi dice ella, ne perho deuiſa
     Quanto di voler fare habbia nel core,
     Tolta da Ior licentia al ſin Ruggiero
     Per tornar al ſuo Re volgea il deſtriero.