Pagina:Ariosto - Orlando furioso, secondo la stampa del 1532, Roma 1913.djvu/511

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 [31]
Ne le fa dir che de lo ſcudo ſia
     Ne de i tre Re: che per tanti paeſi
     Fatto le hauean ſi lúga compagnia,
     Non fa ſé morti, o ſian reſtati preſi,
     E dice e’ ha pigliata queſta via:
     Anchor ch’andare a pie molto le peſi,
     Per richiamarli del’oltraggio a Carlo,
     Sperando che non ſia per tolerarlo.

 [32]
Alle guerriere & a Ruggier che meno
     Nò ha pietoſi i cor ch’audaci e ſorti,
     De bei viſi turbo l’aer ſereno
     L’udire, e piú il veder ſi graui torti:
     Et obliando ogn’ altro aflar che hauieno
     E ſenza che li prieghi o ch gli eſhorti
     La Dona afflitta a far la ſua vendetta:
     Pigliali la via verſo ql luogo in fretta.

 [33]
Di commune parer le fopraueſte
     Moſſe da gran bota, s’ haueano tratte,
     Ch’a ricoprir le parti meno honeſte
     Di qlle ſuenturate, assai ſuro atte,
     Bradamante non vuol ch’Vllania peſte
     Le ſtrade a pie, e’ hauea a piede acho fatte
     E ſé la leua in groppa del deſtriero:
     L’altra Marphiſa, l’altra il buO Ruggiero

 [34]
Vllania a Bradamante che la porta
     Moſtra la via che va al cartel piú dritta,
     Bradamante all’incontro lei conforta
     Che la vendicherá di chi l’ha afflitta,
     Laſcian la valle: e per via lunga e torta
     Sagliono ſi colle hor’a ma maca hor ritta,
     E prima il Sol ſu dentro il mare aſcoſo
     Che voleffer tra via prender ripoſo,

 [35]
Trouaro vna villetta che la ſchena
     Dun erto colle aſpro a ſalir tenea,
     Oue hebbó buono albergo e buona cena
     Quale hauere in ql loco ſi potea,
     Si mirano d’intorno: e quiui piena
     Ogni parte di donne ſi vedea,
     Quai giouai quai vecchie: e í tato ſtuolo
     Faccia no v’ apparia d’un’huomo ſolo.

 [36]
Non piú a Iaſon di marauiglia dèno
     Ne agli Argonauti che venian con lui,
     Le donne che i mariti morir fenno
     E i ſigli, e i padri co i ſratelli ſui,
     Si che per tutta l’itola di Lenno
     Di viril faccia non ſi vider dui,
     Ch Ruggier quiui e chi co Ruggier era
     Marauiglia hebbe all’alloggiar la ſera.

 [37]
Fero ad Vllania & alle Damigelle
     Che veniuan con lei: le due guerriere
     La ſera proueder di tre gonnelle,
     Se no coſi polite almeno intere,
     A ſé chiama Ruggiero vna di quelle
     Donne e’ habitan quiui: e vuol ſapere
     Oue gli huomini ſian, ch’ú non ne vede
     Et ella a lui queſta riſpoſta diede.

 [38]
Queſta che ſorſè e marauiglia a voi
     Che tante donne ſenza huomini ſiamo,
     E graue e intolerabil pena a noi
     Che qui bandite miſere viuiamo,
     E perche il duro eſilio piú ci annoi
     Padri, ſigli, e mariti, che ſi amiamo,
     Aſpro e lungo diuortio da noi fanno
     Come piace al crudel noſtro Tyranno.