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Et ode come hauendo giá di quella
Che P amor caccia, beuto Rinaldo,
Ai lunghi prieghi d’ Angelica bella
Si dimoſtro coli oſtinato e ſaldo,
E che poi giunto per ſua iniqua ſtella
A ber ne l’altra l’amoroſo caldo,
Torno ad amar p ſorza di quelle acque
Lei, ch pur diazi oltr’al douer gli ſpiacq.
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Da iniqua ſtella, e ſier deſtin ſu giunto
A ber la ſiamma in quel ghiacciato riuo,
Perche Angelica venne quaſi a vn piito
A ber ne l’altro di dolcezza priuo,
Ch d’ogni amor le laſcio il cor ſi emuto
Ch’indi hebbe lui piú che le ſerpi aſchiuo,
Egli amo lei, e l’amor giuſe al ſegno
In ch’era giá di lei Podio e lo ſdegno
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Del caſo ſtrano di Rinaldo a pieno
Fu Malagigi dal demonio inſtrutto,
Che gli narro d’Angelica non meno
Ch’a vn giouine Africa ſi dono in tutto:
E come poi laſciato hauea il terreno
Tutto d’Europa, e per l’inſtabil flutto
Verſo India ſciolto hauea da i litiHiſpai
Su l’audaci galee de Catallani.
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Poi che venne il Cugin per la riſpoſta
Molto gli diſuaſe Malagigi
Di piú Angelica amar, che s’ era poſta
D’un viliſſimo Barbaro a i ſeruigi,
Et hora ſi da Francia ſi difeoſta
Che mal ſeguir ſé ne potria i veſtigi:
Ch’ era hoggi mai piú la ch’a meza ſtrada
Per andar co Medoro in ſua 9trada.
[40]
La partita d’ Angelica non molto
Sarebbe graue all’animoſo amante:
Ne pur gli hauria turbato il ſono o tolto
Il penſier di tornarſene in Leuante,
Ma ſentédo e’ hauea del ſuo amor colto
Vn Saracino le primitie inante,
Tal paſſione: e tal cordoglio ſente
Che non ſu in vita ſua mai piú dolente.
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Non ha poter d’una riſpoſta ſola:
Triema il cor détro, e triema ſuor le labbia
No può la lingua diſnodar parola:
La bocca ha amara, e par ch toſco v’ habbia
Da Malagigi ſubito s’ inuol.i
E come il caccia la geloſa rabbia
Dopo gran piato, e gran ramaricarfi
Verſo Leuante fa penſier tornarli.
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Chiede licentia al figlio di Pipino:
E troua ſcuſa che’l deſtrier Baiardo
Che ne mena Gradaſſo ſaracino
Contra il douer di cauallier gagliardo,
Lo muoue p ſuo honore a quel camino:
Accio che vieti al Serican bugiardo
Di mai vantarli, che con ſpada o lancia
l’habbia leuato a vn Paladin di Fracia.
[43]
Laſciollo andar co ſua licentia Carlo
Ben che ne ſu con tutta Francia meſto.
Ma ſinalmente nò ſeppe negarlo
Tanto gli parue il deſiderio honeſto,
Vuol Dudó, vuol Guidoe accOpagnarlo
Ma lo niega Rinaldo a qllo e a queſto.
Laſcia Parigi, e ſé ne va via ſolo
Pien di ſoſpiri e d’ amoroſo duolo,