Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
[68]
Giunſe il giorno ſeguente a Baſilea
Oue la nuoua era venuta inante,
Che’l cote Orlado hauer pugna douea
Cetra Gradano e gtra il Re Agramate,
Ne queſto per auiſo ſi ſapea
C’haueſſe dato il cauallier d’Anglante:
Ma di Sicilia in fretta venut’ era
Chi la nouella v’ apporto per vera.
[69]
Rinaldo vuol trouarſi con Orlando
Alla battaglia: e ſé ne vede lunge,
Di dieci in dieci miglia va mutando
Caualli e guide, e corre, e sferza, e púge
Paſſa il Rheno a Coſtaza, e í ſu volado
Trauerſa l’alpe, & in Italia giunge:
Verona a dietro, a dietro Mantua laſſa
Su’l Po ſi troua, e con gran fretta il paſſa.
[70]
Giá s’ inchinaua il Sol molto alla ſera
E giá apparia nel ciel la prima ſtella
Quando Rinaldo in ripa alla riuiera
Stando in pèſier: s’hauea da mutar fella
O tanto ſoggiomar che P aria nera
Fuggiſſe inanzi all’altra Aurora bella,
Venir ſi vede vn caualliero inanti
Corteſe ne l’aſpetto e nei ſembianti.
[71]
Coſtui dopo il ſaluto con bel modo
Gli domado s’ aggiunto a moglie foſſe,
Diſſe Rinaldo io ſon nel giugal nodo
Ma di tal domandar marauiglioſſe,
Soggi unſe quel, che ſia coſi ne godo
Poi per chiarir perche tal detto moſſe
Diſſe io ti priego che tu ſia contèto
Ch’ io ti dia qſta ſera alloggiamento.
[72]
Che ti faro veder coſa che debbe
Ben volètier veder chi ha moglie a lato
Rinaldo, ſi perche poſar vorrebbe
Hormai di correr tanto affaticato.
Si pche di vedere e d’udire hebbe
Sempre auenture vn deſiderio innato,
Accetto l’offerir del caualliero:
E dietro gli piglio nuouo ſentiero.
[73]
Vn tratto d’arco ſuor di ſtrada vſciro
E inanzi vn gran palazzo ſi trouaro,
Onde feudieri in gran ſrotta veniro
Co torchi acceſi, e fero intorno chiaro,
Entro Rinaldo, e volto gliocchi in giro
E vide loco ilqual ſi vede raro:
Di gran fabrica e bella e bene inteſa:
Ne a priuato huom cóuenia tanta ſpefa.
[74]
Di ſerpentin di porphydo le dure
Pietre, fan de la porta il ricco volto:
Quel che chiude e di bronzo: con ſigure
Che ſembrano ſpirar muouere il volto,
Sotto vn’arco poi s’entra, oue miſture
Di bel Muſaico inganan l’occhio molto
Quid] ſi va í vn quadro ch’ogni faccia
De le ſue loggie ha lunga cento braccia
[75]
La ſua porta ha per ſé ciaſcuna loggia
E tra la porta e ſé ciaſcuna ha vn’arco:
D’ ampiezza pari ſon: ma varia ſoggia
Fé d’ornamenti il maſtro lor non parco,
Da ciaſcuno arco s’ entra oue ſi poggia
Si facil ch’un ſomier vi può gir carco,
Vn’ altro arco di ſu troua ogni ſcala
E s’entra per ogni arco in vna ſala.