Pagina:Ariosto - Orlando furioso, secondo la stampa del 1532, Roma 1913.djvu/622

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 [18]
Coſi ben piange: e coſi ben ſi duole:
     E coſi bene & efficace parla,
     Ne da i piedi leuar mai ſé gli vuole
     (Bé che tre volte e quattro per leuarla
     Vſaſſe Coſtantino atti e parole)
     Ch’ egli e ſorzato al ſin di contentarla,
     E coſi comando che ſi faceſſe
     Colui condurre: e in man di lei ſi deſſe.

 [19]
E per non fare in ciò lunga dimora
     Códotto hanno il Guerrier del Liocorno
     E dato in mano alla crudel Theodora,
     Che nò vi ſu interuallo piú d’ un giorno,
     Il far che ſia ſquartato viuo, e muora
     Publicamente con obbrobrio e ſcorno,
     Poca pena le pare, e ſtudia e penſa
     Altra trouarne inuſitata e immenſa.

 [20]
La femina crudel lo fece porre
     Inchatenato e mani e piedi e collo
     Nel tenebroſo fondo d’ una torre,
     Oue mai non entro raggio d’Apollo:
     Fuor ch’un poco di pan muſſato: torre
     Gli ſé ogni cibo: e ſenza anchor laſſollo
     Duo di tal’hora, e lo die in guardia a tale
     Ch’ era di lei piú pronto a fargli male.

 [21]
O ſé d’Amon la valoroſa e bella
     Figlia, o ſé la magnanima Marphiſa
     Haueſſe hauuto di Ruggier nouella
     Ch’in prigion tormentaſſe a qſta guiſa:
     Per liberarlo faria queſta e quella
     Poſtafi al riſchio di reſtarne vcciſa,
     Ne Bradamate hauria per dargli aiuto
     A Beatrice o Amon riſpetto hauuto.

 [22]
Re Carlo intanto hauendo la promeſſa
     A coſtei fatta in mente: che conſorte
     Dar non le laſciera che ſia men d’ eſſa
     Al paragon de l’arme ardito e ſorte,
     Queſta ſua volunta con trombe eſprefla
     Non ſolamente ſé nela ſua corte,
     Ma i ogni terra al ſuo Imperio ſoggetta:
     Onde la fama andò pel mondo in fretta.

 [23]
Queſta codition contiene il bando
     Chi la ſiglia d’ Amon per moglie vuole
     Star con lei debba a paragon del brando
     Dal’apparire al tramutar del Sole,
     E fin’ a queſto termine durando
     E non ſia vinto: fenz’ altre parole
     La Donna da lui vinta eſſer s’ intenda:
     Ne poſſa ella negar che non lo prenda.

 [24]
E che l’eletta ella de l’arme dona
     Senza mirar chi ſia di lor che chiede,
     E lo potea ben far, perch’era buona:
     Co tutte l’arme o ſia a cauallo o a piede,
     Amon che contraſtar con la Corona
     Non può ne vuole: al ſin sforzato cede,
     E ritornare a Corte ſi conſiglia
     Dopo molti diſcorſi: egli e la ſiglia.

 [25]
Anchor che ſdegno e cholera la madre
     Contra la ſiglia hauea, pur p ſuo honore
     Veſti le fece far ricche e leggiadre
     A varie ſoggie, e di piú d’ un colore,
     Bradamante alla Corte andò col padre
     E quando quiui non trouo il ſuo amore
     Piú nò le parue quella Corte quella
     Che le ſolea parer giá coſi bella.