Pagina:Ariosto - Orlando furioso, secondo la stampa del 1532, Roma 1913.djvu/626

Da Wikisource.


 [50]
Ruggier fuggito il ſuo guardia ſtrozzato
     Si troua il giorno: e apta la prigiòe,
     Chi quel, chi queſto penſa che ſia ſtato,
     Ne parla ogn’ u: ne perho alcun s’ appoe,
     Ben di tutti glialtri huomini penſato
     Piú toſto ſi faria che di Leone,
     Che pare a molti e’ hauria cauſa hauuto
     Di farne ſtratio, e non di dargli aiuto.

 [51]
Riman di tanta corteſia Ruggiero
     Confuſo ſi, ſi pien di marauiglia,
     E tramutato ſi da quel penſiero
     Che quiui tratto l’hauea tante miglia,
     Che mettendo il fecondo col primiero
     Ne a qſto quel, ne qſto a quel ſimiglia,
     Il primo tutto era odio ira e veneno,
     Di pietade e il fecondo, e d’ amor pieno.

 [52]
Molto la notte, e molto il giorno pèſa,
     D’ altro non cura: & altro non diſia.
     Che da Pobligation che gli hauea ímèfa
     Sciorſi: con pari e maggior corteſia,
     Gli par ſé tutta ſua vita diſpenfa
     In lui ſeruire: o breue o lunga ſia
     E ſé s’ eſpone a mille morti certe
     Non gli può tanto far, che piú nò merte.

 [53]
Venuta quiui in tanto era la nuoua
     Del bando e’ hauea fatto il Re di Fracia,
     Ch chi vuol Bradamate habbia a far proua
     Co lei di ſorza, co ſpada e co lácia:
     Queſto vdir’a Leon ſi poco gioua
     Che se gli vede impallidir la guancia:
     Perch, eoe huom ch le ſue ſorze ha note
     Sa ch’a lei pare in arme eſſer non puote.

 [54]
Fra ſé diſcorre e vede che ſupplire
     Può con P ingegno oue il vigor ſia maco
     Facendo con ſue inſegne comparire
     Queſto Guerrier: di cui no fa il nòe acho
     Che di poſſanza iudica e d’ ardire
     Poter ſtar contra a qual ſi voglia ſranco,
     E crede ben s’ a lui ne da P impreſa
     Che ne ſia vinta Bradamante e preſa.

 [55]
Ma due coſe ha da far, P una diſporre
     Il Cauallier, che queſta impreſa accetti,
     l’altra nel campo in vece ſua lui porre
     In modo che non ſia chi ne foſpetti,
     A ſé lo chiama, e’l caſo gli diſcorre
     E pregai poi con efficaci detti
     Ch’egli ſia quel ch’a qſta pugna vegna
     Col nome altrui: ſotto mentita inſegna,

 [56]
l’eloquentia del Greco assai potea
     Ma piú de P eloquentia potea molto
     L’obligo grade che Ruggier gli hauea,
     Da mai non ne douere eſſere iſciolto,
     Si che quantunqj duro gli parea
     E non poſſibil quaſi: pur con volto
     Piú che con cor giocondo: gli riſpofe
     Ch’era per far per lui tutte le coſe.

 [57]
Benché da ſier dolor: toſto che queſta
     Parola ha detta: il cor ferir ſi ſenta,
     Che giorno e notte e ſempre lo moleſta
     Sempre l’affligge e ſempre lo tormenta,
     E vegga la ſua morte manifeſta
     Pur non e mai per dir che ſé ne penta-
     Che prima ch’a Leon non vbbidire
     Mille volte nò ch’una: e per morire.