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56 SATIRA

Se questa in qualche scandalo trabocca,
     Lo fa palese in modo, che dà sopra
     I fatti suoi faccenda ad ogni bocca.
L’altra più saggia si conduce a l’opra
     Secretamente, e studia, come il gatto,
     Che l’immondizia sua la terra copra.
Sia piacevol, cortese, sia d’ogni atto
     Di superbia nimica; sia gioconda,
     Non mesta mai, non mai col ciglio attratto.
Sia vergognosa, ascolti, e non risponda
     Per te, dove tu sia, nè cessi mai,
     Nè mai stia in ozio; sia polita e monda.
Di dieci anni o di dodici, se fai
     Per mio consiglio, sia di te minore;
     Di pari o di più età non la tor mai:
Perchè passando, come fa, il migliore
     Tempo, e i begli anni in lor prima che in noi,
     Ti parría vecchia, essendo anco tu in fiore.
Però vorrei lo sposo avesse i suoi
     Trent’anni; quell’età che ’l furor cessa
     Presto al voler, presto al pentirsi poi.
Tema Dio, ma che udir più d’una messa
     Voglia il dì, non mi piace, e vo’ che basti
     S’una o due volte l’anno si confessa.
Non voglio che con gli asini, che basti
     Non portano, abbia pratica, nè faccia
     Ogni dì torte al confessore e pasti.