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A

M. ALESSANDRO

ARIOSTO

ED A

M. LODOVICO

DA BAGNO


SATIRA PRIMA

Dimostra di qual condizione debbano esser coloro che procacciano di fare acquisti nelle corti; e come la sua lunga servitù, ed il suo divino Poema fosser male rimunerati dal suo Signore.

Io desidero intendere da voi,
     Alessandro fratel, compar mio Bagno,
     Se la corte ha memoria più di noi;
Se più il Signor mi accusa, se compagno
     Per me si lieva, e dice la cagione,
     Perchè, partendo gli altri, io qui rimagno.
O tutti dotti ne la adulazione,
     (L’arte, che più tra noi si studia e cole,)
     L’aiutate a biasmarmi oltre a ragione.