Pagina:Aristofane - Commedie, Venezia 1545.djvu/262

Da Wikisource.

Cr de l’altro : imperocbe diffi,queflihuomini no fatti molto megliori da poter umcere c’t la rca eamuccia,fe Lino quelloconfitltore. Per it cbe 6 1.4(1de:irony prouocano, la pace da not. CT tor nano ad Egina , non curandofi di pal infula, M4 di leuar uia quell° Poeta. ma uoi non cihnttgi terete mai Wei dica ne la comedra co le ma cbe egli dica per infignarui mate cofe ne,cbe fiate fortunati, non liffingandoui,ne iflena dendoui la mercede,ne ing,inando,ne facido male, ne irrigandoui : ma dicendo cote ottime aprefro Cleone,et facciaallutart0e,et fabrichi in nfr ogni cola the gli piace : imperocbe quefla cort fla ben, giufta , CT mi dani aiuto : Cl’ mai fink) circa la citi,fi come faria quello timido, C cinedo. CO. V ien 6 Muff hated° ii c5bufliuo fuogo,l’Acar.i nice core lotto intente Solamente de li carboni qurrcei la fcintilla e filtata fuori, infligata fecondo flabello, poi cbe la cofa i imnoaa ne Ii carboni. Coftoro circundano la zucca de’lTbag fio uino,cr quefti altri marinano.nieni dunque 6 canto piaccenole , inalciato , e uthemente tuo citadino. Co. Noi antichi ueechi fe lamentiamo de la ciet. peroche non degnamente a’l parangon di quelli, con cbe baubno combattuto ne la guerra nauale llama cibati da uoi ne la saccbiezza. ma patimo r iy grad