Pagina:Aristofane - Commedie, Venezia 1545.djvu/563

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sono qui.
Lisistrata
No per Giove, ma aspettiamo per un poco di tempo, e che quelle donne de Beoti, e quelle de Peloponesi vengano.
Mirrhina
Molto meglio tu dici, e già questa Lampitò vien via.
Lisistrata
O carissima Laconica Lampitò, i dei ti salvino, che bellezza si vede la tua ò dolcissima? e come sei ben colorita, e come è grasso e bello il tuo corpo, e soffoccaresti un toro.
Lampitò
Si ben penso pur in fè di Dio, mi essercito pur, e salto à le chiappe.
Lisistrata
E che bella cosa di poppe tu hai.
Lampitò
Come una bestia che mi manegia?
Lisistrata
Et quest'altra giovanetta di che paese è'lla?
Lampitò
Nobile e d'antico parentado per Castore e Polluce da la Beotia viene a voi.
Lisistrata
Per Giove ò Beotia tu hai un bel campo.
Lampitò
E per certo galantissimamente hò stirpato 'l polegiolo.
Lisistrata
Ch'è l'altra giovane poi?
Lampitò
Ella è ben gentile per i dei, et anchora di Corintho.
Lisistrata
Gentile per Giove. Si sà che'lla è circa a quelle cose che sono di là.
Lampitò
Chi hà poi ragunato insieme questa congregazione di femine?
Lisistrata
Questo io.