Pagina:Aristofane - Commedie, Venezia 1545.djvu/9

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IL PLUTO


Pl. Dicoti,che piangerai.

Ca. lntenditu à cui egli dice?

Cr. A te dice questo,e non à me: perche tu gli parti da ignorante, e da fastidioso. ma se punto piacer ti piglij de la vita, de costumi di questo huomo da bene, dilomi.

Pl. Dicoti,che piagnerai.

Ca. Fallo venir e piglia l’augurio de’l dio.

Cr. Per Cerere non te ne alegrerai piu troppo,che se no’l dirai te manderò in mal hora, mal huomo che tu sei.

Pl. Ah fratelli lasciatemi stare,partitevi da me.

Cr. Sì si, moia.

Ca. Patron quel ch’io dico è meglio che bene.io man derò in mal hora questo mal huomo. il metterò in cima qualche precipitio, ’llascierò, e m'ande rò con Dio: donde ei caschi giuso, e se scavezzi le cambe,e’l collo.

Cr. SU piglialo tosto.

Pl. Eh nò.

Ca. Il dirai tu?

Pl. Ma quando voi haurete risaputo ch’io sia, sò cer to che mi farete qualche dispiacere, e non mi la sciarete andare.

Cr. Per i dei sì faremo,pur che tu voglij.

Pl. Lasciatemi prima.

Cr. Ecco,te lasciamo, Pl.