Pagina:Arrighi - La scapigliatura e il 6 febbrajo, Milano, Redaelli, 1862.djvu/113

Da Wikisource.

CAPITOLO SESTO.



Da galeotto a marinaro.

Il pranzo Firmiani non fu molto allegro.

Noemi si sforzava di sorridere, or a questo, or a quel convitato, e di rispondere con garbo agli omaggi e alle domande che le venivano dirette da ogni parte; ma erano risposte tronche, e sorrisi a fior di labbro, che nascondevano a stento la preoccupazione dell’anima sua.

Finalmente Noemi diè la levata, e offerto il braccio, come il solito, al nonno, fe’ ritorno in sala, seguita da tutta la comitiva.

Noemi dopo il caffè si mise al pianoforte; la Firmiani si sedette presso al nonno.

— Dunque, signora Cristina, — sclamò il vecchio conte, col suo fare lusinghiero e minchionatorio — lo vediamo o non lo vediamo questo nipotino... questo pronipotino?