Pagina:Arrighi - La scapigliatura e il 6 febbrajo, Milano, Redaelli, 1862.djvu/119

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— Che torto, che torto! S’ella avesse sciaguratamente a farsi un amante, il torto sarebbe più di qualchedun altro che di lei.

Sì dicendo, die’ un’occhiata al Dal Poggio, che stava gravemente discutendo i destini di Europa con Gerolamino.

— Dunque la crede, caro nonno, che Noemi abbia una ragione di non amarlo più suo marito?

Il vecchio cominciò per rispondere di no, crollando il capo. Era questo un moto fatto in lui abituale da un non so quale spirito di contraddizione e di sottigliezza, che gli dettava ogni risposta.

— Amare un altro uomo, — diss’egli sempre sottovoce — per una donna maritata non vuol sempre dire che ella non ami più suo marito, nè che suo marito meriti di non essere più amato. A te non farebbe bisogno di dirle, queste cose. I due amori sono d’una natura così diversa che possono benissimo star insieme, non dirò facendosi buona compagnia, ma senza prendersi pe’ capegli. La questione non è qui, del resto. La questione è di scoprire chi sia l’oggetto de’ suoi pensieri... e della sua malinconia.

Il dialogo fu interrotto dagli applausi che Noemi avea strappato dalle mani degli invitati; e per quella sera non fu punto ripreso.

Noemi levatasi sorridente e commossa, venne a baciar in fronte il buon vecchio che stava parlando di lei colla sua segreta nemica.