Pagina:Arrighi - La scapigliatura e il 6 febbrajo, Milano, Redaelli, 1862.djvu/72

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mestiche pareti, si annoiava a morte a tener compagnia al vecchio nonno, — non aveva desiderato di meglio. La sua educazione, come quella di quasi tutte le fanciulle che non crescono sotto gli occhi d’una tenera madre, era stata un po’ trascurata. In collegio le avevano insegnato perfettamente la storia sacra e la profana, l’inglese ed il francese, il disegno e il pianoforte... ma al cuore, al povero cuore non ci avevano pensato o ben poco. De’ suoi doveri di donna le avevano forse parlato qualche volta; ma alle fredde lezioni di morale avute in collegio non erano venuti in seguito i dolci consigli de’ suoi genitori. Essa andò a nozze che ne sapeva del mondo tanto come un bambino.

Di una natura ardentissima, Noemi aveva amato sulle prime suo marito di quell’affetto per così dire istintivo, di cui la fanciulla innocente ama l’uomo — chiunque esso sia — che le rivela pel primo uno dei misteri più interessanti della sua vita di donna.

Nel mondo queste fatali illusioni dei primi giorni di matrimonio sono più frequenti di quel che si creda. La fanciulla che pura come un angelo passa dalle braccia d’una madre in quelle di un marito non scelto dal suo cuore — sia che predestinata all’adulterio infranga la fede conjugale sfidando pericoli e rimorsi — o sia che martire di virtù, mantenga intemerato il suo nome — è sempre da compiangere come quelle antiche vergini che una tremenda superstizione aveva condannate ad essere divorate dal mostro.