Pagina:Arrighi - La scapigliatura e il 6 febbrajo, Milano, Redaelli, 1862.djvu/77

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alla guantaia, col più spaccato accento milanese, un paio di guanti del numero sei.

Il poverino si sente correre un brivido per le vene. I capelli gli si rizzano per la delusione sul capo.

Quella voce lo rende infelice; e senza neppur volgersi a guardare un’ultima volta quella donna, che fu per qualche tempo il suo ideale, esce da quel luogo. E da quel giorno egli non pensa più a lei, come se non l’avesse mai osservata.


Emilio partì dunque da casa Firmiani pazzo di amore.

Cristina quando fu sola con Noemi le chiese di suo marito. Questo brusco richiamo alla sua vita abituale la commosse al punto che non potè trattener le lagrime.

La cugina si pose a consolarla con quelle ragioni che non hanno mai consolato nessuno appunto perchè sono ragioni. E per quel giorno la cosa restò lì. Ma da quel giorno fu decisa la sorte di Noemi.


Pretendere di trovare una maniera nuova di porgere alle mie lettrici i progressi d’un amore in circostanze così poco eccezionali sarebbe cosa stolta.

Noemi rivide Emilio da sua cugina pochi giorni dopo.

Partendo di là, sentì che l’imagine, i tratti, le parole del giovine le occupavano il cuore.

E qui, è d’uopo dirlo; non ebbe fin dal princi-