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PROIEZIONI 143

teressante, le melodie quasi sempre impressionanti e nel complesso l'opera si presenta quale un lavoro nobilmente concepito e nobilmente scritto, eccezion fatta pel modo col quale le voci del soprano e del tenore sono trattate; modo che per non chiamare barbaro, , diremo che è, per lo meno, salvo!

Tutto sommato la Dama di Picche conferma in modo indubbio l'alta fama che circonda Pietro Tciakowski.

Questo eminente compositore russo morì a Pietroburgo nel 1890, l'anno stesso nel quale (novembre) fu rappresentata la Dama di Picche; morì fulminato dal colore, dopo aver preso una bibita gelata in un caffè di Pietroburgo, quando appunto in quella città infieriva il terribile morbo asiatico.

Thomas Breton. — L'opera Dolores rappresentata testé (vedasi Giro del mondo in mese, giorno 16 gennaio) al teatro Dal Verme di Milano, ha richiamato sul nome del distinto direttore del COnservatorio di madrid l'attenzione e la simpatia ancge degli italiani.

thomas breton Non è opera nuovissima certo né per età, né per intenti e procedimenti artistici — fu data già nel 18956 al teatro della Zarzuela di Madrid e se ne capisce il grande successo là, poichè è come collana di quadri scenici, e come tipeggiamento di figure ed anche come musica nell'essenza sua sì tonale come ritmica l'opera è etnicamente al tutto tipica, caratteristica. Ciò che forse mano interessa in italia è ciò che in Spagna è leva immediata di successo. In ogni modo anche a Milano l'opera ebbe successo. In ogni modo anche a Milano l'opera ebbe successo, per quanto il dramma del popolare autore di Bocca de fraile sia frammentario, ed a noi sembri inverosimile.

Complessivamente Dolores ha i pregi dell'altra opera che il Breton tolse da un altro popolare dramma, quello dell'Hartzenbusch, Gli amanti di Teruel, già, prima che dal Breton, musicati da Avelino de Aguirre.

Il professore Torriani Antonio nacque a Milano il 17 febbraio 1829. Ammesso nel 1842 al R. Conservatorio di Musica di Milano, vi compì gli studi musicali come allievo di fagotto sotto il prof. A. Cantù. antonio torriani. Chiuso temporaneamente il Conservatorio nel 1848, egli si arruolò come volontario ndel Battaglione degli studenti. Ritornato poi al Conservatorio, vi rimase fino al 1850, nel quale anno ottenne il diploma di professore.

Dopo aver fatto parte, come primo fagotto di varie orchestre in teatri importanti, quale il Comunale di Bologna, direttore l'illustre Mariani, nel 1857 fu scritturato per Londra al teatro di S. M. la Regina, ove esercitò l'arte propria per parecchi anni.

Ritornato più tardi in Italia ottenne, per concorso, a Torino, il posto di primo fagotto e solista nella R. Cappella e Camera, e così pure al teatro Regio.

Trasferitosi poi a Milano, si scritturò al teatro della Scala, e vi restò ininterrottamente fino al 1893.

Col Falstaff di Verdi si chiuse definitivamente la sua carriera di professore d'orchestra, rimanendo come professore di fagotto nel nostro Conservatorio.

Nel 1878 si recò a Parigi a quell'Esposizione universale, come membro della Società Orchestrale, sotto la direzione del compianto maestro Faccio e prese parte a tutti i concerti dati al Trocadeto, pei quali fu onorato di una medaglia commemorativa in bronzo, e finalmente nel giugno 1905 fu nominato Cavaliere della Corona d'Italia.

Le qualità artistiche del professore Torriani sono rimarchevolissime, in quanto che si può dire che fu instrumentista perfetto per la bellezza del suono, per l'esattezza dell'esecuzione, non mai disgiunta da una espressione giusta e gradevole.

Osserviamo che il Governo italiano troppo aspettò a concedere questo modesto attestato d'onore ad uno dei più stimati artisti e benemeriti italiani, caro ed apprezzato anche da Giuseppe Verdi.

Ben è vero d'altra parte colla massima facilità si nominano cavalieri e magari ufficiali e magari commendatori dei ffabbricanti di... pianelle perdute nella neve, di caramelle vulcaniche, di pol-