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Pagina:Ars et Labor, 1906 vol. I.djvu/281

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attraverso le arti sorelle 257

d'arguto spirito d'osservazione, quegli con Perpetua vicenda tutto suffuso da un senso di mistero fantasioso. Pio Collivadino con Reminiscienze della pampa, apre una visione pittorica piena di esotici effetti. Majani, Dudovich, Baruffi, Rubino completano l'album aggiungendo gemme di lauro alla sua corona.

La stessa Società editrice di Novissima aggiunge all'album una novella toscana illustrata con afflato personale e ricchezza di fantasia dal Duilio Cambellotti, e con una raccolta di Cantilene di bambini, un amore di grazia, di brio, un vero scrigno di trovate pittoriche che quasi ci rendono migliori col poema delle loro grazie verginali.

  • Il ben noto critico d'arte Primo Levi (L'Italico) pubblica un'opera che è in ogni sua parte e sotto ogni aspetto ammirevole, intitolata “Domenico Morelli nella vita e nell'arte„. Ed invero il grande pittore si delinea, si concreta, esce da queste pagine ben definito come uomo e come artista, nella duplice aureola del carattere e dell'ingegno. Vogliamo dire che tutta l'opera sua pittorica è studiata ed estrinsecata nell'essenza sua di forma e di idea, e del pari la sua vita è tratteggiata negli episodi più interessanti storicamente e psicologicamente. Una geniale parte del volume, un vero miraggio, è costituito dall'amicizia Verdi-Morelli, dei quali è in gran parte riprodotta la corrispondenza epistolare che avrò capitale importanza per la storia dell'arte nel XIX secolo. Epperò il lavoro del signor Primo Levi (L'Italico) va riguardato come l'esplicazione d'un elettissimo ingegno mosso e guidato dai più alti intenti estetici.
  • La Maison Hachette di Parigi, sotto il titolo Collection royale des Peinteurs de S. M. le roi Eduard VII, pubblica con notizie del conservatore Lionel Cust, in splendide riproduzioni, tutti i quadri raccolti nel Buckingham Palace, dei Reynolds, dei Gainsborough, dei Rambrandt, dei Hai, ecc. Il secondo volume conterrà la collezione del Castello di Windsor. Sono quattro secoli di storia dell'arte in opere: la collezione fu fondata da Enrico VIII, che chiamò ad ordinarla Holbein.
  • Al Circolo Filologico di Milano il signor Pantini tenne una conferenza interessante parlando dei limiti della pittura e della musica. Dopo aver accennato al processo integrativo di tutta l'arte moderna con un paesaggio assoluto da una parte (valore reso ad ogni aspetto della natura) e con la musica sinfonica dall'altra (commenti delle aspirazioni più alte e indefinite dell'anima), in conferenziere ha esplicato con la Gioconda di Leonardo come veramente la musica è la condizione essenziale di ogni arte vera. Quanto alla esagerazione moderna di certe sinfonie pittoriche, si è fermato a tratteggiarne il caposcuola James Whistler, il quale finì con l'avere l'ossessione dei titoli musicali per tutti i suoi quadri. Ha concluso inneggiando al valore musicale spontaneo che si deve sentire negli Armenti veneziani di Paris Bordone e nel Falconiere del Cremona.
  • Ursus... è anche il nome del bel cane bianco dell'autore del busto famoso di Tolstoi, il principe Paolo Troubetzkoy, che presentemente si torva a Parigi, dove resterà qualche anno dopo d'aver fatto una scappata a Pietroburgo a dar gli ultimi tocchi al modello in cera della sua grande statua equestre di Alessandro III; ma Ursus è anche il titolo di un romanzo che il signor Ubaldo degli Abbati ha creduto bene di dar a seguito al già eterno Quo Vadis di Sienkiewicz.
  • Il chiarissimo padre Alessandro Ghignoni barnabita ha tenuto al Circolo degli Artisti in Firenze un'interessante conferenza a scopo di beneficienza, svolgendo il tema: Ciò che non muore nell'opera di Dante.
  • Un diplomatico contro Tolstoi. Ed è un diplomatico americano, il signor Eduardo Garcia-Mansilla, incaricato di affari dalla Repubblica Argentina a Pietroburgo, che prende a confutare, con molta dottrina e olta convinzione, le idee di Tolstoi in materia di comunismo agrario, in un libro pubblicato a Parigi ed intitolato appunto Tolstoi et le Comunisme.
  • Sotto il titolo «Franz von Assisi» la Wolgeschichte di Monaco di Baviera pubblica un lavoro riguardante il Santo di Assisi, dovuto alla penna e all'intelligenza di Gustavo Schnürer, professore all'Università di Friburgo nella Svizzera. Lo Schnürer, lo proclamiamo con grande piacere, riempe una lacuna esistente fra gli scrittori cattolici di Germania.
  • Un libro su gli ex-libris. — La signora Zella Allen Dixon, bibliotecaria dell'Università di Chicago e proprietaria-direttrice di una stimata tipografia in quella stessa città, ha pubblicato un manualetto sugli ex-libris, ricco di pregevoli riproduzioni e notevole per le molte notizie storiche e precise indicazioni che dà sui collettori e gli artisti che si dedicarono a questo genere di decorazione del libro. Il manualetto è stato assai lodato dalla Ex-libris Society di Londra, dalla Ex-libris Verein di Vienna, dalla Oesterreichische Ex-libris di Vienna, dalla Societé Française del collecrionneurs d'Ex-libris di Parigi, dall'Ex-libris Club di Basilea, e riuscirà certo gradito anche in Italia, dove sono pure molto distanti raccoglitori di ex-libris.
  • P. Semeria nello scorso mese fu ad Imola e tenne in quell'Episcopio, alla premiazione della scuola femminile di Religione, una splendida conferenza sul Libro che non invecchia: il Vangelo.
  • Un editore (americano del nord, neh?) viene da offrire a Tolstoi quindici luigi per linea ad un suo nuovo romanzo. Sono proprio ben remoti i tempi in cui Racine cedeva per 200 franchi la sua Andromaque e Milton per 5 lire sterline il suo Paradise Lost. Solo Virgilio, il pagano dolcissimo Virgilio ebbe da Ottavio 10 grandi sesterzi (2000 franchi circa) per ogni verso dell'episodio di Marcello nel canto VI dell'Eneide.
  • L'illuminato e sagace editore nostro U. Hoepli toglie a tutti gli artisti ed i letterati il doloroso dubbio che Il Giorgione di Gustavo Ludwig, l'opera nella quale il paziente rigore e la minuta analisi del critico oltramontano si associano colla matura conoscenza dell'ambiente e della storia, propria allo studioso veneziano, il frutto di infaticate ricerche d'archivio e di un assiduo lavoro di indagini e di raffronti fosse rimasto interrotto. Il timore è svanito, e alla memoria di Gustavo Ludwig non può ormai mancare il meritato omaggio, nell'opera oggi compiuta, che Pompeo Molmenti presenta al pubblico accompagnandovi, a guisa di prefazione, il riassunto delle vicende che lo portarono ad essere amico e buon consigliere del critico tedesco.
  • L'editore Bemporad di Firenze annunzia una nuova pubblicazione di Isidoro Del Lungo: La donna fiorentina del buon tempo antico. Il Del Lungo, inoltre ,sotto il titolo di Firenze artigiana, pubblicherà fra breve il discorso da lui letto a Firenze quando si inaugurò colà la nuova sede della “Società Dantesca„ nel restaurato Palazzo della lana.

Drammatica.

  • Dispacci giunti dall'esterno dicevano che Sarah Bernhardt andava incontro a vere persecuzioni nel corso della sua tournée nell'America del Nord. Si era anche detto che il trust dei teatri l'aveva obbligata a recitare al Texas e alla Nuova Orléans nel circo di Barnum. Queste notizie avevano nessun fondamento e chi conosce la vita e l'ambiente l'ha sempre creduto ed ha continuato a sorridere pensando che gl'italiani lo credevano forse perchè credono che i nord-americani uguali agl'italiani, specialmente del Sud!! Infatti ora la acclamatissima attrice parigina da Washinton ha così telegrafato al suo amministratore a Parigi: “Volete voi smentire le notizie che corrono, pare, a Parigi? Io non ebbi alcun incidente. La mia torunèe procede a meraviglia ed io non ho recitato nè al circo, nè all'ippodromo„. Dopo Washington, Sarah Bernhardt andrà per una settimana a Filaadelfia, poi a Boston per quindici giorni.
  • Il letterato Giuseppe Mezzanotte ha pubblicato una poesia innica a Gabriele D'Annunzio drammaturgo, il quale s'affrettò a scrivergli: “Attendo la nuova edizione