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Pagina:Ars et Labor, 1906 vol. I.djvu/282

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della bella canzone con desiderio, curioso della tua arte di limatore. Spero che la lima laboriosa non abbia tolto alle larghe strofe quella aspra freschezza che tanto mi piacque. È mirabile, che un poeta intoni il suo primo canto con tal robustezza di respiro„.

Le lodi del lodato al lodatore, quando non si prestano magnificamente all'epigramma, vanno sempre prese con largo benefizio inventariale!

  • Il serio concorso drammatico del Thyrse (di Bruxelles, nota bene!) s'è chiuso il 31 dicembre scorso. M. Victor Reding, l'amabile direttore du Parc, s'affretta ad impegnarsi che le tre produzioni prescelte saranno tosto rappresentate prima della chiusura dell'attuale stagione.
  • Due nuove commedie cadute: Orgoglio giovanile di C. Bergamasco a Treviglio, Santo Natale di F. Marchese a Bologna.
  • A Londra aprte e chiusa la vendita degli oggetti artistici che appartennero al grande Irving. Il ritratto suo fatto da Whistler in Filippo II nel Don Carlos fu venduto per 40,000 lire — la spada per Richard III, 840 franchi — la corazza per Carlo I, 1,300 franchi — la tabacchiera per Doricourt in The Belle's Statagem, 350 franchi — il ritratti di Miss Ellen Terry di Sargent, 32,615 franchi.
  • Il prilifico genio dei commediografi italiani! Secondo un'inchiesta che il Resto del Carlino, ha fatto fra gli autori più noti, Rovetta chiederà il giudizio del pubblico sulla commedia storica in quattro atti, La moglie di Molière; Bracco per un lavoro in un atto, Notte di neve; Giovannino Antona-Traversi per un dramma i tre atti, La moglie onesta, e una commedia satirica, Carità mondana, ambedue da rappresentarsi in quaresima; Bertolazzi per la commedia in tre atti, I paurosi; Simoni ed Ugo Ojetti metteranno in iscena Il matrimonio di Casanova, quattro quadri di Venezia settecentesca. Anche Benelli e De Frenzi hanno tratto dalla vita del celebre avventuriero veneziano una commedia, La morale del Casanova. Giorgieri-Contri farà rappresentare in quaresima dalla Compagnia Talli, La migliore scelta. Di Corradini la Duse reciterà a Bologna un dramma moderno, Maria Silvestri e la Compagnia stabile dell'Argentina porterà sulle scene Gli atti degli Apostoli, dramma storico e fantastico sulle origini del Cristianesimo. Capuana lavora attorno a due drammi, Un brindisi e Ribelle. Anche Lopez ha scritto buona parte d'una commedia drammatica in tre atti, Nel turbine, e d'una commedia umoristica, Gli irregolari. Infine Butti si propone di terminare nel 1906 il poema drammatico in versi, Il castello del sogno.

Architetture.

  • Davent'anni il Governo ha assunto il carico di costruire a Roma il ponte Vittorio Emanuele, che deve collegare il gran corso omonimo al Borgo e a San Pietro, in sostituzione del doppio ponte metallico che serve a diminuire il transito su quello Elio sboccante alla Mole Adriana. Ma finora il Governo non aveva fatto nulla e il Municipio attuale, che dà grande impulso alle opere edilizie, ha concluso una convenzione collo Stato, per la quale il ponte Vittorio Emanuele verrà costruito subito dal Comune e pagato poi dal Governo con comodo. Oltre il vantaggio di completare una delle grandi arterie di Roma, di togliere i ponti metallici provissori, di sistemare la piazza pia e completare la strada pel Vaticano, la Capitale guadagnerà una nuova e grandiosa opera d'arte, giacchè il ponte sarà maestoso, a tre archi, con ricche decorazioni, con colonne candelabri artistici e gruppi di statue. La spesa è calcolata in tre milioni di lire circa.
  • Pel campanile di San Marco presso la fornace Caberlotto in Casale sul Sile, è già pronto molto materiale laterizio, come pure presso le cave di Monselice e Montemerlo. Dirige sempre gli importanti lavori il cav. Manfredi, che la ritirate le dimissioni causate da un malinteso.
  • In fondo alla via dei Pontefici a Roma, e tra questa strada e quella di Ripetta, nascosto da molte case moderne, incassato fra chiese e palazzi, resta ancora in piedi tutta la costruzione centrale rotonda del mausoleo di Augusto, che sorgeva maestoso, nel Campo Marzio, pressi la riva sinistra del Tevere, circondato da grandi viali di pioppi (populus) che diedero poi il nome a Piazza del Popolo. Insieme a quelle di Augusto erano conservate nel mausoleo le ceneri di Agrippa, quello che eresse il Pantheon e abbellì Roma con templi, acquedotti, bagni e fontane, e del figlio Marcello, nonchè di altre persone della famiglia di Augusto. Profanato dai barbari, ridotto poi a cava di marmi, il mausoleo di Augusto divenne fortezza dei Colonna, finchè passò in proprietà della famiglia di Corea. Da questa, trasformato poi in anfiteatro grandioso, ebbe nome di teatro Corea e servì a darvi lo spettacolo delle giostre dei tori. Abolite queste giostre, vi si diedero i giuochi di cavallo; e ad uso di teatro, col nome di Umberto I, fu adibito per più di dieci anni dopo il 1870, finchè un giorno la Prefettura di Roma ebbe un lampo di genio: scoprì che il maggior teatro d'Italia, con ben trentacinque palchi in ciascun ordine, era malsicuro in caso d'incendio e... ne sbarrò le porte!

Il Municipio tacque per vent'anni e tollerò che il mausoleo di Augusto, non più monumento archeologico e neppur teatro, divenisse magazzino e poi studio del defunto scultore Chiaradia, che vi modellò la statua equestre di Vittorio Emanuele II per l'eterno monumento.

Oggi finalmente il Comune di Roma riapre il mausoleo di Augusto per farne il colossale auditorium dei concerti popolari dati dalla grande orchestra romana.

  • La Commissione Centrale dell'Antichità e Belle Arti ritornata sulla questione del chiostro di San Paolo, a Roma, convenendo nel severo giudizio fato dai relatori sul modo come viene inteso ed eseguito il restauro, riaffermò in uno speciale ordine del giorno il concetto della conservazione delle volte esistente e della demolizione del tetto ora costruito, limitandosi pel resto a chiedere che per la parte delle volte demolite si presenti un nuovo progetto di tetto basato sopra studi coscienziosi, e non si eseguisca senza l'approvazione del Ministero e dei Corpi competenti.

Scultura.

  • La società Mozart, di Praga, ha stabilito di innalzare un monumento al grande maestro, da collocarsi sopra la porta principale del vecchio teatro germanico della città. L'esecuzione del monumento fu affidata allo scultore Franz Metzner di Vienna.
  • A Venezia è stata inaugurata una lapide ricordante il compianto prof. cav. Pellegrino Oreffice, nella casa dove visse e morì al traghetto di San Marcuola. Eccone l'epigrafe: «In questa casa visse — il cav. prof. architetto Pellegrino Oreffice — impareggiabile nella nobiltà del cuore — Maestro nell'arte gloriosa del Brunelleschi — e nella poesia — che l'alto suo intelletto — seppe rivestire di venuste dolcissime forme ».
  • I ladri (ci siamo!) a Settimo (Firenze) penetrarono nella chiesa di S. Lorenzo e tentarono a colpi di scalpello di staccare il prezioso tabernacolo con bassorilievo rappresentante i dodici Apostoli, opera attribuita a Michelangelo: non riuscirono nell'intento, ma guastarono la preziosa opera d'arte, deturpandola in modo compassionevole. Tanto per non essersi disturbati per niente, quei vandali-ladri svaligiarono poi gli altari, rubando calici e pissidi pel valore di qualche centinaio di lire.
  • M. Félix Regamey scrive una bella monografia sulla statua di Washington, opera del celebre Houdon, che si trova a Richmond (S. U. A.) ed incita lo Stato Francese a sollecitare dagli Stati Uniti l'autorizzazione a lasciarne fare una copia per collocarla al Louvre, d'accanto alla Diana dello stesso Hudon; anche di questo capolavoro l'originale non è in Francia, ma... a Pietroburgo! La