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« e ciò mi è più gradito, di quello che non mi sarebbe il contario ».

« Ma sapete », disse Elena, « che io poco fa ho assai mortificato ed offeso il signor di Below? » e raccontò quale espressione si era lasciata sfuggire.

Essa pensava giustamente esser meglio che da sé medesima raccontasse la scena, piuttosto che Below, o presto o tardi, ne fosse entrato in discorso.

I genitori rimasero per un momento interdetti; ma, poichè Below dette in una sonora risata, ne risero anch'essi.

Erano quasi le dieci, quando finalmente si alzarono da tavola.

« Fumate pure qui in camera da noi », disse la padrona di casa; « s m davvero non fa male ». E, mentre il Consigliere andava nel suo studio per prendere i sigari, Below si sedette al pianoforte.

Era la prima volta che egli cantava in una casa privata. La colpa di ciò era soltanto del buon vino e del bicchiere di champagne che in fine aveva bevuto, oppure i begli occhi della figlia l'avevano ispirato? egli stesso non lo sapeva.

Con un « pardon, signore, scusino della libertà », sedette all'instrumento.

Le signore ascoltavano con una religiosa attenzione: esse non sapevano che cosa ammirare di più, se l'arte del suo canto, se la maestria colla quale egli stesso si accompagnava, o la copia inesauribile del suo repertrio. Egli cantava e suonava tutto a memoria; e quando, dopo aver cantato ancora una volta il suo recitativo del Paolo: « Dio, siimi clemente secondo la tua bnotà, secondo la tua grande misericordia », voleva cantare anche un altro brano, « no, di grazia, signor Below » dissero le signore « non più: ella non potrebbe cantare meglio di così, nè niente di migliore: per questa sera basta ».

Egli, alzatosi e voltatosi alle sue ascoltatrici, si accorse che le signore avevano pianto, e credette di non aver mai veduto occhi più belli di quelli di Elena, che in quel momento brillavano nell'umido splendore, e si posavano su di lui con una ineffabile, commovente espressione di abbandono. Essa appariva così triste che egli, voltosi a lei « questo non l'avrei voluto, signorina, questo no », le disse: « non sia in collera meco ».

Il tenente era imbarazzato e confuso per l'effetto che aveva prodotto il suo canto, e fu felice che la lancetta dell'orologio gli rammentasse, che davvero era tempo di andarsene.

(Continua).


FIORI D'ARANCIO

  • A New York, la celebre cantante Lillian Nordinca, si rimarita per la terza volta, sposando M. J. R. de la Mar.
  • A Bologna, il 20 novembre, si celebrò il matrimonio tra l'attrice della Compagnia Siciliana, signora Aguglia e il direttore della Compagnia stessa, Vincenzo Ferrari.
  • A Rio de Janeiro, il maestro di musica Forio Franceschini, con la signorina Loez de Aranjo.
  • A Torino, l'avv. Giuseppe Prato, pubblicista, ha sposato la nobile signorina Maria Letizia Prato.
  • Il figlio del noto pittore Goubie ha sposato a Parigi M.lle Suzanne Lignereux.
  • Nel ridente paese di Buriasso ebbero luogo le nozze della gentile contessina Lina Da Bormida, primogenita del valoroso generale morto ad Adua, col conte Ferdinando Praf, console d'Italia in China.
  • L'avv. Ugo Pozzi, redattore della Perseveranza di Milano, colla gentile signorina Clelia Guasco.
  • A Napoli, il popolare artista comico Cesare Gravina, con l'operettista Emma Casalis.
  • A Varese, la nobile signorina Bianca Pericoli di Roma, cugina del direttore del giornale La Sera, signor Suzzi, col signor Francesco Cantoni, addetto alla Casa Reale.
  • A Castelnuovo Scrivia, il noto brillante giornalista e letterato Ugo jetti, colla signorina Fernando Gobba.
  • A Milano, il signor Gianni Ponchielli, redattore della Sera, colla signorina Maria Albonico.
  • A Firenze, il cav. Guido Colzi, colonnello comandante del 57° reggimento fanteria, con la signorina Elisa Cappelli, autrice di vari libri scolastici.
  • A Roma, il conte Enrico Pocci, cameriere segreto di Cappa e Spada, con la nobile signorina Agnese Colacicchi.
  • A Parigi, il popolare autore di Le Segret de Polichinelle, Pierre Wolff, sposa M.me veuve Marchand.
  • A Milano, il giornalista Luigi Barzini sposa la signorina Mantica-Pesavento.
  • A San Giorgio Piacentino, il signor Silvio Baruzzi, con la signorina Angiolina Giarelli, figlia del pubblicista cav. Francesco.
  • A Roma, il signor Cesare Noseda, milanese, tenente mel reggimento Piemonte Reale cavalleria, con la marchesina Maria Berardi.
  • A Bologna, il conte avv. Guglielo Zorzi, con la signorina Pia Cuzzo-Crea, nipote alla cantante signora Erminia Borghi-Mamo.
  • A Palermo, si celebrò il matrimonio della gentilissima signorina Giuseppina Marina Marinuzzi, parente dell'autore di Barberina, con l'avv. Francesco Franco Pasqualino, barone di Altopiano.
  • A Ceva, il maestro di musica Camillo Fresco, con la signorina Amalia Pnizzi.
  • A Roma, l'8 gennaio, nozze cospicue: il conte Febo Borromeo con donna Orietta DOria-Panfili-Landi, figlia del principe e della principessa Doria-Panfili-Landi ata Rebbam Clinton, figlia del duca di Newcastel e della duchessa nata Hope.
  • A New-York, il baritorno Taurino Parvis, con Mrs. Gladys de Lorme.
  • A Firenze, il prof. Manfredo Baccini Mariottini, figlio della nota scrittrice Ida Baccini, con la professoressa Emma Longinotti. Nozze fatte da professori!
  • A Milano, la figlia del famoso industriale compianto Branca, signora DOlores Branca, va sposa al conte Paolo Dolfin Boldu.
  • A Genova, il signor Giuseppe Briasco, costruttore navale, con la signorina Emma Astengo, cugina del senatore Carlo Astengo.
  • A Mantova, l'avv. Giannino Parmeggiani, direttore della Gazzetta di Mantova, colla signorina Rosa Mantovani, figlia del cav- Francesco, tenente colonnello in riposo.
  • A Cairo (Egitto), la signorina Margherita Nungovich, primogenita di quel simpaticissimo industriale nostro, che è G. Nungovich, cil giovane capitano britannico, dottor Richard Chapman Wilson.