Pagina:Ars et Labor, 1906 vol. I.djvu/70

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Pittura.

  • La città di Leida s'appresta a solennizzare il terzo centenario della anscita d'un suo figlio che la gloria eternò, il pittore Rembrandt van Rijn: lo solennizza nel 1906, quantunque l'anno di nascita del Grande resti ancora molto dubbio che sia stato il 1606! In ogni modo, in qualche anno era dovere solennizzare la nascita: bene sia nel 1906.
  • Al Congresso artistico internazionale tenuto testé a Venezia, il pittore tedesco Giorgio Fuchs svolse una sua relazione sulla “ Modificazioni da apportarsi alla decorazione teatrale, affinché essa risponda pienamente delle esigenze artistiche moderne „. Egli propose il seguente ordine del giorno: “ Il Congresso fa voti che gli artisti e gli amatori d'arte, come pure la stampa che di ciò s'interessa, promuovano una riforma del teatro e influiscano in questo senso degli architetti, pittori e decoratori moderni, esercitando speciali pressioni sui Governi chiamati a dirigere cose teatrali „. L'assemblea ha approvato unanimemente. Ordine del giorno bellissimo, ma che, per quanto riflette l'Italia, lascierà il tempo che trova; del resto, per ciò che riflette la scenografia, alcuni nostri pittori italiani hanno di già realizzato qualche progresso rilevante.
  • Anche questa volta è ad uno straniero, ad un inglese, a Mr. Horne, che dobbiamo se un quadro di Alessio Baldovinetti, nascosto nei ripostigli di una parrocchia a Sant'Ambrogio a Firenze, ritorna alla luce. Si tratta dalla pala dal Baldovinetti dipinta appunto per la chiesa di San'Ambrogio e che fu sostituita dal celebre tabernacolo di Mino da Fiesole. Benché rovinata dal tempo, sono in essa bene conservati i volti dei Santi e della Vergine, che è di una dolcezza tale da rammentare le soavissime Madonne dell'Angelico e del Lippi.
  • Il Figaro ha pubblicato un disegno, rappresentante la figura d'un Barbiere, fatto da un acquerello dipinto dal re Carlo di Portogallo e da questi regalato all'aristocratico giornale parigino. Il Figaro ha scritto parole assai lusinghiere per il sovrano acquarellista, già ospite della Francia.
  • Sette quadri illustrante la vita di Nelson sono stati in questi ultimi giorni compiuti dal nostro connazionale Edoardo De Martino, che vi attendeva da 16 anni. il 21 ottobre egli li ha concessi all'ammirazione del pubblico, aprendone un'Esposizione nel suo magnifico studio in St. John's Wood, a Londra.
  • A Parigi, nella Galleria Petit, si è proceduto alla vendita per incanto dei quadri ed oggetti d'arte appartenenti a M. Cronier, suicidatosi. La prima seduta di questa vendita ha dato la formidabile cifra di 2,468.000 lire. Un quadro di Fragonard, Il biglietto dolce, ha raggiunto la cifra di 420,000 lire, un altro, Volante di Harchin è stato venduto per 200,000 lire, un altro quadro, anche di Fragonard, La Lettrice, per 182,000 lire. Dei moderni, quello che ha raggiunto la più alta cifra è stato Teodoro Roousseau, un quadro del quale è stato venduto per lire 140,500.
  • A Citta di Castello per l'avvenuta vendita degli affreschi alla scuola di Raffaello, che si trovano nel palazzo Vitelli alla Cannoniera, e che avrebbero dovuto essere trasportati a Firenze, nella cittadinanza erasi manifestato un palese malcontento. In seguito a ciò, l'acquirente, che è il pittore Elia Volpi, acquistò anche l'intero palazzo Vitelli e di tutto fece dono al Municipio, perchè adibisse il locale ad uso di Pinacoteca comunale.
  • La Commissione del Museo di Anversa ha acquistato due ipere di Jordaensa: sono Meléagre ed Atlante, quadri appartenenti ad un ricco amatore di Copenaghen, e Le Roi boit, disegni appartenenti ad un altro amatore di München. Lo stesso Museo ha acquistato due Ritratto di Corneille De Vos.
  • Nella chiesa di Casciata, presso Pelago, fu rubato un prezioso bassorilievo di Luca dalla Robbia, che aveva la superficie di un metro e cinquanta centimetri e rappresentava la Madonna col Bambino e due figure di santi. Al bassorilievo si attribuisce un valore di circa 100,000 lire; fino ad oggi nulla si sa dei ladri, il che non è affatto straordinario.

Araldica.

  • A Pistoia l'ispettore dei monumenti d'arte, l'avvocato P. Bacci, denunziava al tenente dei carabinieri Ademollo la vendita abusiva di stemmi antichi dei secoli XV e XVI del castello del Podestà dal Montale Agliana. L'autorità in seguito ad indagini ha potuto ritirare ad un signore di Prato tutti quegli stemmi, preziosi e rari documenti araldici.
  • Jules Maurice alla Societé des Antiquères de France dimostra che il labaro di Costantino fu simile agli stendardi della cavalleria romana con l'aggiunta del solo monogramma nella parte superiore dell'asta reggente il pennone: ciò confermerebbe la descrizione di Eusebio in Vita Costantini.
  • Carlo Kunz documenta e descrive i due sigilli vescovili di Nona appartenenti al Museo di Trieste — l'un d'essi spetta a Jacopo Bragandino, venenziano, che fu il centesimottavo vescovo di Nona (1463-1474) — l'altro sigillo spetta a vescovo Jacopo, dell'antica famiglia Divinic di Sebenico.

Poesia.

  • S. M. la regina Margherita, che già aveva acquistata la proprietà dei manoscritti e della biblioteca di Giosuè Carducci, ora ha ben voluto anche acquistare la casa dove da gran anni l'illustre poeta dimora a Bologna. Così manoscritti e biblioteca resteranno al posto preciso ove l'insegna poeta e letterato li tiene ora collocati.