Pagina:Arturo Graf - Le Danaidi.djvu/168

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156 l’incontro Io, a quel tocco blando, Mi fermai su due piedi: Una sbirciatimi le diedi, E poi le chiesi: Quando? Ella (nella sua voce Null’era di funesto, Nulla, nell’aspetto, d’atroce), Ella rispose: Presto! A molti parrà strano, Ma per vero lo scrivo: Null’altro ella teneva in mano Fuor che un ramo d’ulivo. Candida la sua vesta, Candidissime l’ale: Una ghirlanda aveva in testa Di lauro trionfale. Io chiesi ancora: Uguanno? E di me che farete? Ella sorrise, come fanno Le persone discrete.