Pagina:Arturo Graf - Le Danaidi.djvu/183

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PACK 171 PACE Una serena, obliviosa pace, Io non so donde, è nel mio cor discesa, Nel cor che pace mai non seppe o resa, Avverso ai tristi e contra sé pugnace. Ed ecco, al fine, si compone e tace Ogni antico tumulto, ogni contesa, E dove già fu sì gran vampa accesa Ornai più non appar fumo né brace. Onde sì nova pace? Oh, di sicuro, Non da questo al dolor cieco ed all’ira Dannato mondo, insidioso, oscuro. Forse dal ciel che più superno gira; Forse da un inscrutabile futuro, Cui la stanca e presaga anima aspira.