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LA CARICA NOTTURNA 81 I vincitori son già lontani, Cacciando i vinti: Soli, insepolti, pei vasti piani Giaccion gli estinti. Tutto è finito: dell’armi tace L’orribil suono: Sotto l’immobile ciel tutto è prono Silenzio e pace. Pace? silenzio? — no! per lo scuro Aer da lunge Un frettoloso, lugubre giunge Suon di tamburo. Cresce, s’appressa, fra il mare e il monte, Più cupo e intenso; Empie la cerchia dell’orizzonte D’un rullo immenso. A quel fragore dalle funeste Glebe i defunti, Rimescolandosi, tetri, consunti, Levan le teste. Gkaf, Le Danatdì. 11