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Colle dosi suddette il composto riescirà sodettino e questo è bene onde il fritto prenda la forma di bombe della grandezza di una noce all’incirca. Spolverizzatele di zucchero a velo e servitele calde per contorno a un fritto di carne. Dello zucchero dentro, come vedete, ce ne va poco perchè esso brucia e non prenderebbero allora un bel giallo dorato.

Per dare a queste e simili bombe la forma possibilmente rotonda va preso su il composto con un cucchiaio unto col liquido bollente della padella dandogli la forma coll’estremità di un coltello da tavola, intinto esso pure nell’unto medesimo.


126. - Fritto ripieno di mostarda

Questo fritto si può fare in Romagna ove d’inverno è messa in commercio la mostarda di Savignano o fatta all’uso di quel paese, che una volta era molto apprezzata; ma non saprei dirvi se siasi mantenuta in credito.

Mancandovi questa, potete servirvi di quella fatta in casa, descritta al N. 573.

Formate una pasta piuttosto tenera coi seguenti ingredienti lavorandola molto colle mani sulla spianatoia.

Farina, grammi 220.
Burro, grammi 30.
Sale un pizzico.
Latte quanto basta per intriderla.

Lasciatela in riposo mezz’ora, poi tiratela col matterello alla grossezza di uno scudo scarso. Tagliatene tanti dischi con lo stampino del N. 124, ed ammesso che ne riuscissero 80 ponete sopra a 40 un poca di mostarda e cogli altri 40 copriteli bagnandone prima