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gredienti in una volta e fateli bollire per 10 minuti, assangiandoli nel frattempo, per sentire se il sapore dolce e forte sta bene; non v’ho precisato la quantità di aceto necessaria, perchè tutte le qualità di aceto non hanno la stessa forza. Quando il composto è ancora caldo distendetelo sopra fettine di pane fritte in olio buono o semplicemente arrostite. Potete servire questi crostini diacci anche a metà del pranzo, per eccitare l’appetito de’ vostri commensali.

Il miglior pane per questi crostini è quello in forma all’uso inglese.


81. - Crostini di tartufi

Prendete a preferenza i bastoncini di pane e tagliateli a fette diagonali; in mancanza di essi preparate fettine di pane a forma elegante, arrostitele e così a bollore ungetele col burro. Sopra di esse distendete i tartufi preparati nel modo descritto al N. 205 e bagnateli coll’intinto che resta.


82. - Crostini di fegatini di pollo

Sapete già che ai fegatini va levata la vescichetta del fiele senza romperla, operazione questa che eseguirete meglio operando dentro a una catinella di acqua.

Mettete i fegatini al fuoco insieme con un battutino composto di uno scalogno, e in mancanza di questo di uno spicchio di cipollina bianca, un pezzetto di grasso di presciutto, alcune foglie di prezzemolo, sedano e carota, un poco d’olio e, di burro, sale e pepe; ma ogni cosa in poca quantità per non rendere il composto