delle altre funzioni; e il carattere di questi atti
della Vita animale viene sempre più accostandosi
al carattere dell’intelligenza e dell’amore. Quando
l’Uomo è per comparire vi hanno già sulla Terra
mirabili fenomeni di quella intelligenza inconscia
cui egli chiamerà istinto, fenomeni di memoria,
fenomeni di una psiche attiva nel sogno. Vi
hanno mirabili fenomeni di amor materno, di
amor coniugale, incipienti fenomeni di ordini
familiari e di ordini sociali. Vi hanno esseri disposti
a servire e ad amare la creatura simile a
Dio che si sta preparando dal principio dei secoli
ed è oramai pronta. Se non il sole ma l’intelligenza
e l’amore generassero luce, ipotetici seleniti
avrebbero ammirato, molte miriadi di anni sono,
un primo vago albore sul grande globo tenebroso
del pianeta, e quindi un chiaror crescente, baleni,
torbide fiamme, fino al momento in cui, creata
un’anima umana, ell’avrebbe saettato ai cieli il
primo candido, fermo raggio. La creazione improvvisa
dell’anima umana è un fatto evolutivo,
alla lettera. Come l’aggiunta d’una quantità infinitesima
basta a fare scattar sul quadrante l’ora
nuova, a trasformare una frazione nella unità, a
determinare un’azione chimica fulminea, generatrice
di sostanze nuove, così Dio, con un trapasso
infinitesimo, creò all’improvviso l’anima umana