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XI.


Glaudios ed un leopardo — La montagna di Zadamba — Costruzione della cinta — Ripari provvisori — Jena puzzolente — I sudori della fronte — Le prime capanne — L’abitazione per Pompeo Zucchi — Asino sbranato.



Verso sera si accese il fuoco e fu allestita la mensa. Quattro faraone, prese a caccia dal nostro Colombo, ci somministrarono un pasto eccellente. Bevemmo con più soddisfazione del solito, inquantochè ci ritenevamo alla vigilia della realizzazione dei nostri progetti; fumammo, e dopo la provvista delle legna, accesi i fuochi indispensabili alla comune sicurezza, ci sdraiammo sulle nostre brande.

Ma un certo movimento avvenuto tra le persone della comitiva, mi destò non appena chiuse le palpebre. Era Olda-Salasciè che frettoloso avea svegliato lo Spagnuolo per farsi dare un fucile. M’immaginai che trattavasi di qualche belva; perciò in meno che non si dice, ero disceso dalla branda e, preso il mio moschetto, mi trovava già vicino ad essi.

Infatti Olda-Salasciè aveva veduto un leopardo