Pagina:Baccini - Memorie di un pulcino, Bemporad & Figlio, Firenze, 1918.djvu/130

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naia — 124 — di fanciulli mi domandano come andò a finire il Pulcino, se è vivo, morto, se sta sempre da lei, un mondo di notizie, insomma. Come può credere, io mi sono mantenuta finora in nn prudente silenzio, perchè l’idea di venire a disturbare lei e i suoi genitori mi sgomentava. Finalmente lio preso il mio coraggio a due mani ed eccomi qui. Dunque il Pulcino vive? — Vive, ma come può immaginarsi, non è più un pulcino; è bensì un povero galletto invecchiato, di salute cagionevole.... — Oh poveretto ! E.... mi dica : Scrive sempre? Ha sempre la manìa di raccontare i fatti suoi ? — Signora mia, chi di un vizio vuol ■ guarire, preghi Iddio di non lo avere.... Il disgraziato non si è mai stancato di scrivere, tant’è vero che giorni sono, sentendosi più male dell’ usato, consegnò la seconda parte delle sue memorie a mia madre.... 125