Pagina:Baccini - Memorie di un pulcino, Bemporad & Figlio, Firenze, 1918.djvu/131

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— — E sua madre — domandai palpitando — che ne ha fatte di quelle Memorie? Spero che non le avrà distrutte.... — Le pare? Sono state rinchiuse diligentemente nel cassettone; e se lei le desidera per farle stampare, la mamma sarà fortunatissima di metterle a sua disposizione. — Non ho parole per ringraziarla. E.... — aggiunse la signora timidamente — abuserei forse della sua gentilezza se la pregassi di farmi intervistare il Pulcino ? Scusi se lo chiamo così.... ma il Pulcino è quasi un figliuolo peline; e Lei sa bene che per le mamme i figliuoli sono sempre bambini! — Ha ragione ! Anche mia madre, parlando di me, dimentica spesso che ho diciannove anni, che fo il secondo anno di medicina e mi chiama ancora « il bambino ! » Ma venga a vedere il nostro vecchietto! Se mi permette vo avanti per insegnarle la strada. — E Masino si avviò, seguito dalla signora Ida Baccini, verso la porta a vetri colorati che metteva nel giardino. — 126 —