Pagina:Baccini - Memorie di un pulcino, Bemporad & Figlio, Firenze, 1918.djvu/147

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Quella stupida della sora Vincenzina non ha un fìl di giudizio. Aveva una gallina che le faceva delle uova squisite e la regala.... — .... per fare una garbatezza a un’amica ammalata — interruppi con tòno severo. — Furba ! E, quel che è peggio, dispone di me come se fossi uno strofinaccio da cucina. Prima di tutto non voglio maritarmi; e caso mai mi decidessi a fare questo passo, sarebbe con qualche galletto signore appartenente a un pollaio principesco, dove ci sono animali dalle belle piume rosse, bianche, celesti e color d’oro. — Si serva pure! — risposi sdegnosamente, e la piantai lì sola, davanti al tegame di yt crusca. Passo, sorvolando, su questo periodo della mia giovinezza, e riassumo dicendo che la Fanny fece la fine che si meritava. Siccome, oltre al dimostrarmi la più sprezzante antipatia, si era attirata l’odio de’ padroni, sia bevendo le uova che essa stessa faceva, sia sciupando i fiori, sia tentando ripetutamente di beccar gli occbi d’un vecchio gatto soriano che