Pagina:Baccini - Memorie di un pulcino, Bemporad & Figlio, Firenze, 1918.djvu/181

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ma a me quell’ora tepida (specialmente delle domeniche) ora in cui tutti sono rinchiusi nelle case, e le vie cittadine si allungano silenziose e bianche, tutte ardenti di sole, sembra la più melanconica della giornata. Forse questa impressione dipenderà dal mio carattere, dalla mia qualità di pollo, e, meglio ancora, dalla solitudine in cui vivo, lontano dal mio paese, dalla mia famiglia: ma è un fatto che è così.

Erano dunque le tre pomeridiane, e tutto era pace intorno a noi, allorché un orribile gatto nero scavalcò rapidamente il muro del giardino vicino e si slanciò sulla gabbia dello sventurato passerotto.

L’urto fu così forte, che la gabbia, attaccata al ramo d’un pèsco, precipitò a terra con lo sportellino aperto.