Pagina:Baccini - Memorie di un pulcino, Bemporad & Figlio, Firenze, 1918.djvu/216

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o ! — 210 — del sole che tramonta.... e che cos’era la pioggia e perchè si disegnava talvolta nel cielo l’arco smagliante dell’arcobaleno.... Volevano schiarimenti sulle bestie, sui fiori, sulle persone. Era vero che col guscio durissimo della vecchia tartaruga del giardino si sarebbero fatti degli oggettini preziosi ? Perchè le rondini partono al primo accenno dell’autunno e tornano solamente a primavera? Alcuni bachi avevano detto loro che presto sarebbero divenuti farfalle e avrebbero desinato nel calice delle rose più belle. Poteva darsi? Era vero che la lucertolina verde che guizzava con tanta sveltezza lungo i crepacci del muro aveva per cugino un orribile e grosso bestione, che stava nei paesi caldi e si chiamava coccodrillo, e che tanto lei che lui appartenevano alla stessa famiglia dei Eettili? Una mattina (memorabile mattina!) me li vidi venire incontro tutti perplessi e turbati. — Sai? — mi dissero. — Stanotte le camelie, i gelsomini catalogni e i tuberosi danno una festa. - 211 —