Pagina:Baccini - Memorie di un pulcino, Bemporad & Figlio, Firenze, 1918.djvu/217

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— Ah, sì ? — Danno una festa alle bestioline notturne e pare che abbiano scritturato per il canto un rosignolo del giardino Franchetti che da due giorni si trova in questi dintorni, perchè a quanto si dice, è innamorato d’un giglio.... — Questo non vi riguarda ! — osservai con tòno severo. Infatti che cosa deve importare a dei pulcini di-giudizio che gli usignoli s’innamorino dei gigli? — Gli è che — disse il maggiorino — volevamo essere anche noi della festa, e pregammo una bellissima rosa centofoglia perchè ci facesse avere un invito ! Caro babbo ! Aveste udito le risate beffarde dei fiori ! — Da quando in qua — dissero — i gallettini vegliano ? A letto, andate a letto, scimuniti ! I concerti de’ rosignoli non sono fatti pei pulcini ! — Certo che la risposta poteva esser più cortese — osservai. — Ma in fondo, i fiori non hanno avuto torto : ciascuno deve rimanere nella cerchia dove l’ha posto il Signore. — Due ore dopo questa momorabile conversazione, e mentre appunto stavo intrattenendo