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amente
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la signora Carolina — non bisogna avere an¬
tipatia per nessun cibo, tanto più per la carne
lessa, che è buona e di facile digestione. Qui
ne facciamo molto uso. —
L’Enrichetta abbassò il capo un po’ mor¬
tificata, e l’ottima signora Carolina aggiunse
subito sorridendo:
— Del resto, hai mille ragioni di preferire
il fritto. È più appetitoso.
— Di che cos’è composto oggi? — chiese
il signor Gennarelli.
— Di cervello, di zucchettine e di pollo.... —
Détti una terribile scossa, mentre mia mo¬
glie starnazzava le ali.... Dov’ erano i miei figli,
eterno Iddio?
Ricomparve la serva col vassoio della gu¬
stosa vivanda: e udii.... sì, udii distintamente
Masino, che diceva alla cugina, scegliendole i
pezzetti migliori:
— Prendi quest’ala e questo petto. Dev’es¬
ser tenerissimo, un burro. Sono due gallettini
di priimo canto, che.... —
Stramazzai vicino alla mia compagna, sve¬
nuto.
—