Pagina:Baccini - Memorie di un pulcino, Bemporad & Figlio, Firenze, 1918.djvu/230

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— 224 — Io non ho avuto mai alcuna antipatia pei cani, nei quali riconosco molte nobili qualità, Si affezionano al padrone, lo difendono dai ladri, accompagnano i ragazzi a scuola, ecc. ecc. Ma è anche vero che ci sono i cani che sbranano i bambini, che rubano, che mordono e quando sono presi dalla rabbia, inoculano negli animali da loro morsi quella terribile malattia che si chiama Vidrofobia.... Medoro era un cane da caccia, ma a quanto avevo sentito dire in casa, non aveva mai avuto occasione di dar prove della sua abilità. Con me se la diceva fino a un certo punto: buon giorno, buona sera e lì; ma con chi dimostrava addirittura un’avversione spiccata, era verso i miei figliuoli. Poche volte essi avevano avuto occasione di trovarsi con lui nel giardino; ma nonostante egli aveva già tentato di slanciarsi su di loro e d’impaurirli con i suoi latrati da orco. Fortuna, che tanto io che mia moglie stavamo con tanto d’occhi spalancati. Egli venne verso di me,, mi salutò e mi disse : — 225 —