Pagina:Baccini - Memorie di un pulcino, Bemporad & Figlio, Firenze, 1918.djvu/231

Da Wikisource.

— Sai? staserà vado a caccia col signorino, in un paesello dei ditorni. — Buona Fortuna! — risposi bruscamente e pensai con raccapriccio alle povere future vittime del più barbaro dei passatempi !). XII. La strage. Ventuno ottobre del 18...! Data orribile eh’ io non dimenticherò mai, dovessi viver cent’ anni, in mezzo a tutti i gaudi della terra ! l) Ricordiamoci sempre che chi parla è un uccello e che perciò deve avere in orrore la caccia, la quale non solo è un passatempo lecito, ma è un mestiere reso necessario da molti bisogni dell’uomo.